IL NUOVO “TASTO EDIT” DI WHATSAPP E TWITTER – QUANDO LA SPONTANEITÀ “NON FA PIÙ AL MONDO NOSTRO”

IL NUOVO “TASTO EDIT” DI WHATSAPP E TWITTER   QUANDO LA SPONTANEITÀ “NON FA PIÙ AL MONDO NOSTRO”

di Sebastiano Gaglione

LA NUOVA FUNZIONE 

È cosa fatta ormai. A breve sia Twitter che WhatsApp, otterranno una nuova funzione: il tasto “Edit”. 

IN COSA CONSISTE? 

– Twitter 

Nel caso di Twitter, il tasto “Edit” sarà utile per modificare un “tweet” (per i meno avvezzi all’utilizzo del social dell’uccellino blu, stiamo parlando di una sorta di “post di Facebook”).

Una feature di cui, da anni, si sentiva effettivamente il bisogno.

La nuova funzione “modifica” arriverà in tempi brevi, come dichiarato dalla stessa azienda di San Francisco.

– WhatsApp

 Nel caso di Whatsapp, questa nuova feature permetterà di modificare il corpo di un messaggio già inviato.

Attualmente, tale novità dell’app di messaggistica di proprietà di Meta è già in fase di beta-test ed il suo rilascio è ufficioso.

Così come avviene per l’eliminazione di un messaggio, la modifica del messaggio dovrà avvenire entro un determinato lasso di tempo. Una caratteristica molto simile fu scoperta nel linguaggio di programmazione dell’app nel 2017, ma alla fine non se ne fece più nulla.

Adesso, invece, sembra esser definitivamente pronta per l’introduzione.

Resta da capire quale sarà la data di rilascio ufficiale di questo nuovo aggiornamento della piattaforma.

La novità, ovviamente, sarà resa disponibile per i dispositivi iOS, Android e per la versione WhatsApp Desktop.

UNA RIFLESSIONE LEGITTIMA: IL FATTORE SPONTANEITÀ

 Un’osservazione riguardo questa nuova aggiunta è necessaria.

Più tempo passa e più features vengono introdotte nelle varie app di messaggistica e non. Le nuove funzioni da un lato, possono agevolarne l’utilizzo, esemplificandolo, ma dall’altro possono anche complicarlo. In entrambi i casi si verifica uno stravolgimento.

In questo caso specifico, si parla di mutare un qualcosa di molto elementare: l’invio di un messaggio.

A tal proposito, una domanda sorge spontanea: ne abbiamo realmente bisogno?

Probabilmente la risposta è no.

Le multinazionali, volendo offrire all’utente un’esperienza di utilizzo sempre più appagante, non si accorgono che così facendo complicano delle cose che sono belle proprio a causa della loro semplicità e spontaneità.

Volendo mettere a paragone la finalità del tasto “Edit” su un social come Twitter e su un’applicazione di messaggistica come WhatsApp, possiamo coglierne in maniera ben definita le differenti modalità d’uso ed utilità.

È un bene che venga introdotto il tasto “Edit” su Twitter, perché un conto è aver l’opportunità di modificare un “post”, a causa dell’incombere di eventuali errori da tastiera, ma un altro paio di maniche è, invece, modificare un qualcosa di così intimo e personale come un messaggio.

Ovviamente lo scopo delle multinazionali come Meta è quella di intrattenerci più tempo possibile sulle loro piattaforme, in modo da favorirne l’aumento di capitale utile a renderle ciò che sono: delle aziende dal valore di miliardi di dollari. Immaginate, invece, se i social avessero un orario di apertura/chiusura o addirittura un giorno di chiusura? Mera utopia; ma questo è un altro discorso…

Quando si commette un errore ortografico, si è soliti correggere quella singola parola, non l’intero corpo del messaggio, andando a comporre un nuovo messaggio preceduto o seguito dal solito asterisco (“*”) o con il trattino (-).

Una pratica da sempre comune a tutti.

Al giorno d’oggi, invece, magari una persona avverte in quel preciso istante di dire ad un’altra qualcosa di davvero sentito, ma avendone l’opportunità, ci ripensa e poi elimina il messaggio.

Allora cosa dovremmo fare? Avere tutto il giorno il telefono sott’occhio per poter leggere in tempo reale i messaggi che ci arrivano per timore che poi vengano cancellati? D’altronde, in tal caso, non faremmo altro che, favorire il fatturato delle varie imprese del settore (come precedentemente accennato).

Un tempo quando mandavi un messaggio era ineluttabile.

L’ SMS (termine ormai antiquato) era ormai effettivo e non si poteva fare nulla per cambiarlo. In quanto mittente, non bisognava far altro che attendere la risposta del destinatario .

Viene da pensare che forse, sotto questo aspetto, fosse meglio così.

Perché, probabilmente, certe cose non andrebbero mai cambiate. Sono belle nella loro essenza ed il cambiamento snatura l’essenza. A volte in positivo, ma altre in negativo.