Coldiretti Campania: “Lo spreco alimentare deve partire da casa”

Coldiretti Campania: “Lo spreco alimentare deve partire da casa”

In occasione della Giornata contro lo spreco alimentare, che si celebra il 5 febbraio, Coldiretti Campania lancia un importante appello alla cittadinanza: “Lo stop allo spreco alimentare deve cominciare tra le mura domestiche”. Un invito a riflettere su come le abitudini quotidiane, a partire da ciò che finisce nel nostro frigorifero, possano contribuire a risolvere una delle problematiche più urgenti a livello globale.

Secondo i dati diffusi dall’organizzazione agricola, la maggior parte dello spreco alimentare avviene nelle case dei consumatori, che contribuiscono al 53% del totale degli sprechi, contro il 47% che si verifica nella produzione primaria e nell’industria alimentare. Negli ultimi anni, la tendenza è in aumento: si stima che il fenomeno stia crescendo del 13%. Ciò evidenzia la necessità di un cambiamento nelle abitudini dei consumatori, ma anche nella distribuzione delle risorse alimentari e nella gestione dei sistemi di approvvigionamento.

“Il problema non riguarda solo i consumatori, ma anche il sistema di distribuzione che non è più in grado di rispondere alle esigenze di sostenibilità, con squilibri causati dalla crisi dei sistemi alimentari locali basati sull’agricoltura familiare”, ha dichiarato Coldiretti Campania. Secondo l’analisi, il declino di questi modelli agricoli sta portando a sprechi sempre più consistenti.

Dati allarmanti provengono dall’analisi dell’Unep, che in occasione della Giornata contro lo spreco, ha sottolineato che ogni secondo, nel mondo, vengono gettati circa 12.000 pasti, con un impatto enorme sia dal punto di vista economico che ambientale. Le stime della Fao indicano che il cibo sprecato potrebbe, infatti, sfamare ogni anno 1,26 miliardi di persone. Un dato sconvolgente che non fa che aumentare il divario tra chi ha e chi non ha accesso a risorse alimentari adeguate.

Sul piano economico, il valore degli sprechi alimentari a livello globale è impressionante: oltre 1,7 miliardi di tonnellate di cibo vengono persi ogni anno, per un valore che sfiora i 4.500 miliardi di dollari. Questo equivale a circa un terzo del cibo disponibile a livello mondiale. E la situazione non accenna a migliorare: secondo il Centro Studi Divulga, se non si adotteranno misure concrete per invertire la rotta, entro il 2033 la quantità di cibo sprecato aumenterà di ulteriori 230 milioni di tonnellate.

Anche in Italia, l’impatto degli sprechi è cresciuto, con un incremento dell’8% dei costi economici legati agli sprechi, a fronte di un aumento del 6,6% dei volumi complessivi. Un quadro che preoccupa, e che mette in luce la necessità di un maggiore impegno a tutti i livelli per combattere questo fenomeno.

Un impegno che parte dalle case

“Il cambiamento deve partire dalle abitudini di ognuno di noi”, ha ribadito Coldiretti Campania. “Rispettare le date di scadenza, evitare gli acquisti impulsivi, e imparare a conservare meglio i cibi sono solo alcuni dei comportamenti che ciascuno può adottare per ridurre lo spreco quotidiano.”

Un’ulteriore criticità riguarda l’attuale modello distributivo che, sebbene abbia ridotto le perdite nell’agricoltura e nell’industria alimentare (-2,2%), continua a generare sprechi ingenti nella parte finale della filiera. Coldiretti Campania ribadisce quindi l’importanza di sostenere e rilanciare i sistemi alimentari locali, in modo da limitare al massimo i rifiuti e garantire una maggiore efficienza nella distribuzione dei beni alimentari.

Lo spreco alimentare è una sfida globale, ma anche un’opportunità per migliorare le nostre abitudini quotidiane, tutelando sia l’ambiente che l’economia. Per questo, Coldiretti Campania chiede a ciascun cittadino di fare la propria parte, ricordando che ridurre gli sprechi è un passo fondamentale verso un futuro più sostenibile.