
Campobasso – Una telefonata dal mondo dei vivi. È quella che ha ricevuto una donna di Ripalimosani dopo che l’ospedale Cardarelli di Campobasso le aveva appena comunicato la morte del padre. L’uomo, 67 anni, era stato dato per deceduto a causa di un clamoroso scambio di cartelle cliniche. Peccato che fosse vivo, in buona salute e per di più già dimesso.
Tutto è iniziato con una telefonata drammatica: “Signora, suo padre è morto. Ha avuto un arresto cardiaco”. La donna, sconvolta, si precipita in ospedale con la sorella, contattando anche un’agenzia funebre per avviare le procedure. Mentre parlano con una dottoressa, accade l’impossibile: squilla il cellulare e sul display compare un nome inequivocabile, “Papà”.
La figlia risponde con il cuore in gola e sente la voce del padre, serena e tranquilla: “Ma come mai non venite?”. L’uomo era non solo vivo, ma già stato regolarmente dimesso dal reparto di Medicina. L’equivoco è stato causato da un errore nell’associazione delle cartelle cliniche con un altro paziente realmente deceduto.
L’Azienda Sanitaria del Molise ha immediatamente avviato un’indagine interna. “Sono in corso verifiche per chiarire ogni passaggio nelle procedure di identificazione dei pazienti” hanno fatto sapere i vertici. È stato attivato anche l’audit del Risk Manager e fissato un incontro con gli esperti di rischio clinico per il 5 maggio.
Il primario del reparto, Gianluca Testa, ha parlato di “costernazione” e ha espresso le sue scuse alla famiglia. “L’episodio sembra configurarsi come un Near Miss, un errore potenzialmente grave ma senza conseguenze. Rafforzeremo le procedure di identificazione”.
Intanto, la famiglia, pur scioccata dall’accaduto, ha scelto di non sporgere denuncia. Ma la vicenda resta uno dei casi più surreali mai capitati in corsia, a dimostrazione di quanto anche un semplice scambio di documenti possa generare non solo confusione, ma anche un piccolo, incredibile giallo ospedaliero.
Alla fine, tutto è bene quel che finisce bene. Ma forse ora, al Cardarelli, squillerà qualche campanello in più prima di dichiarare il decesso di qualcuno.