L’ESSERE E L’APPARIRE – AI RICCHI LA SOSTANZA, AI POVERI LA CONVINZIONE

L’ESSERE E L’APPARIRE   AI RICCHI LA SOSTANZA, AI POVERI LA CONVINZIONE

di Sebastiano Gaglione

Mark Zuckerberg (CEO di Meta), Steve Jobs (il compianto fondatore della Apple), Tobey Maguire (famoso attore hollywoodiano), Bill Gates (CEO di Microsoft): persone dal patrimonio inestimabile, ma che possiedono, oltre alla ricchezza, un altro comune denominatore: la sostanza.

Ad avvalorare tale tesi, ci sono le innumerevoli foto scattate dai paparazzi che circolano sul web, ritraenti tali personaggi alle prese con la loro quotidianità.

L’ESSERE E L’APPARIRE   AI RICCHI LA SOSTANZA, AI POVERI LA CONVINZIONEAd esempio, Mark Zuckerberg va in giro indossando sempre il solito outfit, formato da un comodo pantalone sportivo ed una semplice t-shirt monocolore; idem per Tobey Maguire, il quale anche nelle varie interviste, a distanza di un ventennio circa, è solito indossare un outfit simile, con la sua ormai immancabile t-shirt di colore grigio (a tal proposito, una volta dichiarò che questa scelta di indossare sempre gli stessi vestiti, fosse dovuta al fatto che, in questo modo, i paparazzi non avrebbero potuto rivendere le sue foto scattate furtivamente, facendole passare per immagini già scattate in precedenza e dunque “vecchie”). Vogliamo poi parlare del compianto fondatore della Apple, Steve Jobs? Il suo outfit, composto dal caratteristico maglioncino nero, jeans e scarpe da ginnastica è ormai entrato nella storia. Assolutamente iconico.Ecco, “iconico”: probabilmente i ricchi vogliono rendersi iconici con dei tratti distintivi che caratterizzano non solo il loro operato o la loro personalità ma, banalmente, anche il loro modo di vestire.

E poi diciamocela tutta: chi è impegnato a gestire un’azienda dal fatturato di miliardi di dollari annui, presumibilmente non ha intenzione di sprecare inutilmente il proprio tempo né tantomeno le energie necessarie per la scelta del proprio outfit, preoccupandosi cosa indossare.

Di conseguenza, magari il loro armadio (o uno dei tanti) è strapieno delle stesse maglie e pantaloni.

Un’altra domanda lecita e che per una persona ricca appare credibile, è la seguente: che senso ha acquistare un qualcosa che possono avere tutti?

L’ESSERE E L’APPARIRE   AI RICCHI LA SOSTANZA, AI POVERI LA CONVINZIONEIn questo caso viene da sorridere a come Chris Evans (un attore che, soprattutto con il ruolo di Capitan America, ha guadagnato non pochi milioni di dollari), fino a qualche mese fa, possedeva ancora un vecchio iPhone 6, rimpiazzato dall’ultimo modello solo a causa della sua rottura.

Meglio investire dunque il proprio denaro in auto di lusso singolari ed orologi da migliaia di dollari: perché quelli davvero non può comprarli chiunque, di certo.

Comprare qualcosa di unico, di singolare, piuttosto che qualcosa che possono aver tutti: probabilmente è questa la mentalità di una persona ricca.

Paradossalmente, sono le persone comuni, le classi medio-basse a voler a tutti i costi ostentare una sfarzosità inesistente.

Cinture Gucci, orologi Rolex al polso, auto di lusso e ultimo modello di iPhone.

Cosa c’è di vero dietro tutto ciò nella stragrande maggioranza dei casi? Assolutamente nulla.

A causa del proprio malriposto senso di superiorità, spesso questi fanatici non fanno altro che finanziare il mercato nero del contraffatto, non facendo altro che acquistare sul mercato del “parallelo” pur di indossare abiti apparentemente “firmati” a tutti i costi.

Così come preferiscono noleggiare la propria auto (fortunatamente c’è chi lo fa per una mera questione di necessità e consumi) o stipulare un contratto di finanziamento con i vari operatori o negozi per accaparrarsi l’ultimo modello di iPhone disponibile.

S’intenda: ognuno è libero di fare ciò che vuole con il proprio danaro, certo, ma perché spendere una determinata cifra per accaparrarsi una cinta Gucci contraffatta, quando poi è possibile acquistarne una, allo stesso prezzo, di un’altra marca magari altrettanto affermata? Perché comprare l’ultimo modello di iPhone, se quello “vecchio” soddisfa ancora pienamente le mie esigenze? Apparire. Apparire. Apparire.

Questo è il nocciolo della questione. Perciò, se per i ricchi conta la sostanza, per i “falsi ricchi” conta il guscio.

I veri ricchi non hanno bisogno di ostentare. Loro sono ricchi e basta, i poveri hanno bisogno di ostentare la propria inesistente ricchezza per dimostrare qualcosa a qualcuno.

Già, perchè la verità è che chi è ricco non ha di certo bisogno di ostentare, apparire. Chi è povero lo fa perchè ha un esasperato bisogno di apparire, di convincere, ma anche autoconvincersi di essere ricco.

Di dare prova di una vita invidiabile. Eppure c’è tanta frustrazione e fanatismo dietro tutto ciò.

Al giorno d’oggi, sembra quasi che i ricchi siano i “nuovi poveri” ed i poveri siano ormai diventati i “nuovi ricchi”. L’obiettivo non è sembrare ricchi, ma esserlo.