
È evaso dal carcere minorile di Bari il 17enne responsabile dell’efferato omicidio del suo migliore amico, avvenuto nel quartiere Pianura di Napoli, dove il giovane aveva ucciso e poi dato alle fiamme il corpo della vittima. La fuga è avvenuta durante l’ora di socializzazione: approfittando di una partita di calcio, il detenuto si è calato dal muro di cinta usando delle lenzuola annodate, eludendo la sorveglianza.
Il minorenne, originario del rione Traiano, è stato trasferito nel penitenziario pugliese proprio per ragioni di sicurezza, lontano dai legami familiari e ambientali del capoluogo campano. Proprio per questo, le autorità temono che possa essere tornato a Napoli, dove potrebbe contare su appoggi nella rete familiare o nella criminalità organizzata del territorio.
Stazioni ferroviarie, terminal, caselli autostradali e quartieri sensibili sono sotto stretto controllo da parte delle forze dell’ordine, che hanno attivato un piano di allerta tra Napoli e provincia. Non si esclude che l’evasione sia stata agevolata da complicità esterne, su cui sono in corso indagini serrate.
L’episodio ha suscitato grande preoccupazione, sia per la pericolosità del giovane, già autore di un delitto brutale, sia per le modalità con cui è riuscito a eludere la sorveglianza in una struttura penitenziaria. Al momento, le ricerche sono estese anche oltre i confini regionali, con il coinvolgimento delle forze dell’ordine su tutto il territorio nazionale.