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SAN MARINO – Il 3 settembre 301 d.C. segna una data che la storia ha tramandato come la nascita della Repubblica di San Marino, considerata la più antica repubblica ancora esistente al mondo.
Secondo la tradizione, la fondazione risale all’arrivo sul Monte Titano di un diacono cristiano, Marino di Arbe, scalpellino originario dell’isola croata di Arbe (oggi Rab). Fuggito dalle persecuzioni contro i cristiani durante l’Impero Romano, Marino trovò rifugio in quell’area impervia e boschiva. Qui fondò una piccola comunità di fedeli, dedita al lavoro e alla preghiera, che con il tempo si organizzò in forma autonoma, dando vita a un nucleo indipendente.
Con il passare dei secoli, San Marino riuscì a conservare la propria libertà e autonomia anche nei periodi più complessi della storia europea, mantenendo salde le proprie istituzioni repubblicane. Ancora oggi il Paese è retto da un sistema politico unico, che vede al vertice due Capitani Reggenti, eletti ogni sei mesi dal Consiglio Grande e Generale.
Una festa nazionale
Il 3 settembre è oggi festa nazionale per tutti i sammarinesi, celebrata con solenni cerimonie civili e religiose, sfilate militari e momenti di grande partecipazione popolare. Una ricorrenza che non è soltanto memoria storica, ma anche riaffermazione di valori identitari: libertà, indipendenza e democrazia.
San Marino oggi
Piccolo Stato incastonato tra Emilia-Romagna e Marche, la Repubblica conta circa 34 mila abitanti e si estende su poco più di 61 km². Nonostante le dimensioni ridotte, è riuscita a costruirsi un ruolo riconosciuto a livello internazionale, fondato su un’antica tradizione di neutralità e pace.
Con oltre 1.700 anni di storia, San Marino rappresenta un unicum mondiale: un modello di continuità istituzionale e di resistenza, capace di sopravvivere a imperi, guerre e rivoluzioni.
