
Il mondo marino non smette di stupirci e nonostante nell’immaginario comune il metodo migliore per muoversi che usano i piedi è nuotare, ci sono specie che lasciano a bocca aperta. Sapevate che esistono pesci che camminano? Esatto, proprio così. Ci sono alcune specie che sono state scoperte e studiate e che nonostante abbiano le carte in regola per nuotare scelgono di esplorare i fondali camminando.
Perché i pesci camminano se sanno nuotare?
Seppur come si veda nella sezione subito.news dedicata ad amore a 4 zampe la maggior parte delle adozioni riguarda cani e gatti, non mancano le persone che a casa gestiscono un proprio acquario. Piccolo o grande, con pesci d’acqua dolce o tropicali: c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
E proprio a loro o agli appassionati di biodiversità ci rivolgiamo raccontando di questi pesci che camminano. Ma perché scelgono questa tipologia di movimento? La locomozione pedestre è un’arma evolutiva raffinata che gli dà modo di risparmiare energia vicino al fondo dove le correnti risultano più deboli e l’attrito minore.
Strisciare o camminare aiuta questi animali a mimetizzarsi meglio dai predatori, a sorprendere le prede e a muoversi tra gli anfratti delle rocce inaccessibili al nuoto.
Quali sono i pesci che camminano
Tra i “camminatori” del mare (e non solo), spiccano diversi protagonisti:
- Red Handfish. Un pesce raro e minacciato originario della Tasmania, con pinne rosse simili a mani che utilizza per camminare su fondali rocciosi. La sua bassa mobilità lo rende vulnerabile, e per questo è al centro di importanti progetti di conservazione;
- Periophthalmus. Meglio noto come pesce saltatore del fango, vive tra Asia e Africa. Può muoversi agilmente su terreni fangosi, emergere per respirare aria e addirittura arrampicarsi su radici e tronchi;
- Anabas testudineus. Abitante di fiumi e risaie asiatiche, questo pesce può sopravvivere fino a sei giorni fuori dall’acqua. Cammina con le pinne e respira aria grazie a un organo chiamato “labirinto”. Un vero campione di resistenza;
- Protopterus annectens. Conosciuto anche come pesce polmonato africano, vive in acque dolci e può letteralmente scavare nel fango per superare stagioni secche. Dotato di “polmoni accessori”, è in grado di compiere piccoli salti per spostarsi;
- Sladenia shaefersi. Un gigante dei fondali americani, lungo oltre un metro, che cammina usando le pinne pettorali come piedi per pattugliare territori rocciosi in cerca di prede.
La nuova scoperta, il Chaunacops
Oltre a tutte le razze citate è stata scoperta di recente a largo del Cile la specie battezzata Chaunacops. Si tratta di un esemplare bizzarro con occhi sporgenti e una pelle che sembra “ricamata” da microstrutture aghiformi. Dispone anche di un’esca bioluminescente e misteriosa che ha attirato biologi marini e studiosi.
Si tratta del primo documentato ufficialmente nel pacifico sudorientale eppure, secondo il biologo marino Javier Sellanes a capo dell’operazione saranno molte altre le sorprese sottomarine che arriveranno grazie agli strumenti tecnologici evoluti.
I pesci che camminano sono pronti a dimostrare come l’evoluzione possa fornire anche a specie più piccole l’abilità di sopravvivere e adattarsi persino negli habitat più fragili. Ora gli occhi sono però puntati verso il loro futuro minacciato da inquinamento, pesca a strascico e comportamenti dannosi condotti dall’uomo.