BAIANO. Forum all’Incontro. Mobilità locale, ieri e oggi tra carrozze a cavalli ed autoservizi /Testimonial, Luigi Acierno titolare dell’omonima azienda con 100 anni di storia

BAIANO. Forum all’Incontro. Mobilità locale, ieri e oggi tra carrozze a cavalli ed autoservizi /Testimonial, Luigi Acierno titolare dell’omonima azienda con 100 anni di storia

di Gianni Amodeo

BAIANO. Forum all’Incontro. Mobilità locale, ieri e oggi tra carrozze a cavalli ed autoservizi /Testimonial, Luigi Acierno titolare dell’omonima azienda con 100 anni di storiaSi realizzò il  9 luglio del 1885, il completamento della NapoliNolaBaiano, ch’era stata preceduta nel 1884 dall’inaugurazione  della tratta Napoli- Nola. Un intervento progettato e fatto eseguire da La Chemin de fer,- la società di capitale, particolarmente attiva nel settore, proprio negli anni in cui la prima fase della rivoluzione industriale s’impennava con l’estesa operatività dei sistemi ferroviari specie nell’Europa centrale e mediterranea, facendo da spettacolare sfondo e gran preludio alla Belle epoque. Era, La Chemin de fer, una società che faceva capo a importanti imprenditori e azionisti belgi, in grado di condurre- come accadde- in tempi molto brevi l’intervento programmato, con un investimento pari a circa quattro milioni di franchi. Un investimento considerevole, che, pur rivelandosi proficuo e ben remunerato, comportò per la società belga la cessione di titoli e patrimonio aziendale alla compagine di Strade ferrate secondarie meridionali,. Era il 1936, nel contesto della legislazione protezionistica a favore di società nazionali e delle politiche autarchiche, adottate dal governo mussoliniano pro-tempore, in risposta alle sanzioni economiche della Società delle Nazioni a condanna dell’ Italia per l’ignobile aggressione verso l’Etiopia, sottoposta a dominazione coloniale nella guerra del 1935.  E fu una guerra d’aggressione condotta con largo utilizzo delle micidiali armi chimiche.

BAIANO. Forum all’Incontro. Mobilità locale, ieri e oggi tra carrozze a cavalli ed autoservizi /Testimonial, Luigi Acierno titolare dell’omonima azienda con 100 anni di storiaE’ il completamento che costituisce il  primo, importante tassello della graduale  formazione del sistema ferroviario a scartamento ridotto della Circumvesuviana– tra i pochi e più antichi operanti nel Sud in quei lontani tempi, anche se nell’oggi non si può certamente affermare che i mutamenti siano stati di corposa variazione e spiccata innovazione- che deve la  denominazione identificativa alle sue tratte configurate a forma di anello, con due stazioni a Pompei ed altre distribuite tra Sarno, San Giuseppe Vesuviano, Torre Annunziata, Ottaviano, Castellammare di Stabia, Scafati, Sorrento e così via. E’ l’anello, al cui centro campeggia, il Vesuvio.

Ed è anche lo scenario-Circumvesuviana, in cui è colloca la stazione terminale di Baiano, connessa a poco meno di tre chilometri con quella della stazione di AvellaSperone. Un dato infrastrutturale di rilevante importanza per il contesto della  conurbazione, costituita dall’ Unione intercomunale della Valle dell’Antico Clanio, di cui centro e anima è Avella, per la caratura del patrimonio storico-culturale ed archeologico, che la connota e le considerevoli potenzialità e risorse, di cui dispone; è il dato, che, di fatto, ha conferito proprio alla stazione terminale, di cui il 9 luglio prossimo cade il 137.mo anniversario inaugurale, una funzione logistica di primario e fondamentale riferimento.

BAIANO. Forum all’Incontro. Mobilità locale, ieri e oggi tra carrozze a cavalli ed autoservizi /Testimonial, Luigi Acierno titolare dell’omonima azienda con 100 anni di storia E’ la funzione, che ha favorito e catalizzato il servizio pubblico, a gestione privata, che fino agli anni ‘50 hanno svolto, con particolare intensità e continuità, carrozze e diligenze trainate da cavalli, nell’assicurare non solo la mobilità locale intercomunale, ma anche verso Avellino, Caserta, Santa Maria Capua Vetere e l’intero comprensorio di Terra di Lavoro, della cui giurisdizione amministrativa l’intera area avellana è stata parte integrante fino al 1861. E così piazza IV Novembre, con la terminale della Circum è diventato il baricentro intercomunale, lo snodo, se si vuole, d’intermodalità   del tutto improprio e sui generis, collegando carrozze a cavallo e … treni.

E già, perché  le carrozze accennate, negli anni dell’immediato Dopo-guerra e per gran parte degli anni ’50  sono state  utilizzate per il trasporto delle carni insaccate e delle produzioni affini, realizzate negli opifici di Mugnano del Cardinale, Quadrelle e Sirignano; carichi che venivano trasferiti a flusso continuo, nelle elettromotrici dei convogliCircum, con destinazioneNapoli. Negozi di generi alimentari e salumerie di Porta Nolana e Porta Capuana, n’erano i fedeli clienti.

Erano i convogli dei lavoratori che si recavano a lavoro nella città partenopea, come a San Giovanni a Teduccio, Miano, Pomigliano d’Arco, Marigliano e Nola; convogli che erano anche vettori commerciali affidabili e garantiti. Erano i convogli ad orario fisso, il primo riceveva alle ore 04,14, lo start a seguire quello delle 06,14 e buon terzo scivolava sui binari alle ore 07,14. Lo start era dato dall’impeccabile capo-stazione di turno, che indossava sempre la divisa di lavoro e il cappello con i fregi distintivi aziendali, e la modulazione sonora di  fischietti inconfondibile per tonalità e persino per la verifica ricognitiva degli orari, rispettati con massimo rigore.

Tutto ciò e altro ancora, con tante sfumature, riflessioni, approfondimenti, aneddoti e ricordi si tratterà nel Forum, in programma domenica- 19 giugno, alle ore 10,30- nei locali de L’Incontro, in via Luigi Napolitano. In specifico, converseranno sulla tematica, Luciano Mascheri, cultore di studi economici del territorio, e Luigi Acierno, imprenditore e titolare dell’omonima azienda, specializzata negli autoservizi sia nella Città metropolitana di Napoli che in Campania, ma anche nei collegamenti interregionali, CampaniaLazio. Un’azienda che vanta cento anni di attività, con gestione famigliare e sempre attenta a garantire la qualità dei servizi. Un’azienda nata e strutturatosi con  i servizi pubblici forniti da carrozze e diligenze trainate da cavalli e che ora primeggia negli autoservizi.

Ad ampliare e arricchire la conversazione, sul filo delle loro testimonianze di personed’antan, saranno Romeo Lieto, Felice Brandolino, Alfonso Fiordellisi e Mimì Carbone e quanti altri vorranno condividere – con il loro contributo di considerazioni e di carattere memoriale- l’iniziativa, che sarà introdotta dall’intervento di Carlo Melissa.