AVELLA. E’ iniziato il dopo Biancardi. A tre anni e oltre dalle nuove elezioni i pretendenti affilano le armi. Ma la scelta è già fatta

AVELLA. E iniziato il dopo Biancardi. A tre anni e oltre dalle nuove elezioni i pretendenti affilano le armi. Ma la scelta è già fatta

Chi ha assistito ieri al consiglio comunale non può non porsi determinate domande. Ma cosa sta accadendo alla maggioranza Biancardi? Tra restituzioni di deleghe, come quelle al Bilancio dell’ex assessore Fabio Conte che con la  scusa di trovarsi a Roma per lavoro non è in grado di svolgere il suo compito,  anche se per la verità  quando era assessore nella prima legislatura di Biancardi questo problema non lo aveva mai fatto pesare, e  poi, le bacchettate alla maggioranza della presidente del Consiglio Rosanna Carpentiero, a cui si aggiungono alcune votazioni non in linea con la maggioranza, ci fa pensare che qualcosa sembra scricchiolare.  L’assenza di ieri al consiglio di un altro ex assessore, Agostino Vitale, non ci sembra poi casuale, infatti tutti sanno che Vitale dall’ultima tornata elettorale si sia un po ritirato dalla vita attiva politica che invece prima svolgeva con assiduità. Se poi a questo ci aggiungiamo le urla prima e dopo il consiglio comunale fuoriuscite dalle segrete stanze allora si che c’è qualcosa che non quadra. Qual’è il malumore che in queste settimane hanno alcuni consiglieri eletti nella lista del sindaco Domenico Biancardi?  Per il momento nessuno si svincola dalla maggioranza ma si limita a far pesare il proprio disappunto, anche se con molta discrezionalità ad eccezione di qualche episodio palese come quelli avvenuti nel consiglio di ieri, prima, durante e dopo. Qualcuno pensa che ci si sta preparando al dopo Biancardi, ovvero quando nel 2021 si tornerà alle urne e l’attuale sindaco non potrà ricandidarsi e si dovrà scegliere il suo sostituto. Conte? D’Avanzo? Caruso? Carpentiero? Con tutto il rispetto dei consiglieri di maggioranza ma crediamo che per il dopo Biancardi la decisione sia già presa da tempo e siamo certi di non sbagliarci. Avella come Sperone? Pensiamo proprio di sì!