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ROMA – Il 1° ottobre 1948 segna una data storica per il fumetto italiano: nelle edicole usciva il primo numero di Tex, il personaggio creato da Gianluigi Bonelli (testi) e Aurelio “Galep” Galleppini (disegni).
Il titolo originale era Tex Willer e raccontava le avventure di un ranger del Far West, destinato a diventare uno dei protagonisti più amati della narrativa popolare italiana.
Un successo senza tempo
Nato quasi in sordina come pubblicazione a striscia, Tex conquistò rapidamente il pubblico grazie al suo mix di avventura, giustizia e frontiera. Con il suo carattere leale, coraggioso e anticonformista, divenne presto simbolo di un’Italia che usciva dalla guerra e cercava nuovi miti positivi.
Col passare degli anni, il fumetto si è trasformato in un fenomeno editoriale: milioni di copie vendute, traduzioni in numerose lingue e un seguito di lettori che attraversa più generazioni.
Un eroe immortale
Oggi Tex è considerato il fumetto western più longevo del mondo e uno dei più importanti prodotti culturali italiani. La sua influenza si estende oltre i confini nazionali, tanto che viene studiato come esempio di “mito popolare” e di capacità narrativa capace di resistere al tempo.
Il 1° ottobre resta quindi una data che celebra non solo la nascita di un eroe, ma anche la forza del fumetto come linguaggio universale.
