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Associazioni e comitati civici: “Un furto di mobilità, Eav incapace e arrogante. La politica apra gli occhi.”
L’autunno si apre con l’ennesimo disastro per i pendolari della Circumvesuviana. A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico e con la ripresa lavorativa a pieno regime, Eav continua a mantenere sulle linee vesuviane il programma di esercizio estivo, ignorando le necessità quotidiane di studenti e lavoratori.
Un atteggiamento considerato “irresponsabile” dai comitati, che parlano apertamente di violazione della Carta della Mobilità e di totale chiusura al confronto con le associazioni dei viaggiatori.
La contestata bozza del 1° ottobre
Negli ambienti Eav circola da giorni una bozza di programmazione che dovrebbe entrare in vigore dal 1° ottobre, la quale prevede:
• tempi di attesa fino a 40 minuti;
• 226 corse complessive, ben al di sotto delle 268 previste dall’obbligo di servizio del 2015;
• aumento dei tempi di percorrenza;
• diminuzione della composizione dei treni, con un solo elemento su linee come Baiano, Poggiomarino, Torre Annunziata e Sarno;
• conferma dei treni Campania Express e dei Direttissimi per Sorrento;
• persistenza del cambio a San Giorgio per la linea Baiano, con soli 19 collegamenti giornalieri e attese fino a un’ora.
Un piano che – secondo i comitati – rappresenta “il colpo di grazia” per un servizio già allo stremo, nonostante i centinaia di milioni di euro investiti dalla Regione Campania in dieci anni.
“Una vergogna”: pendolari contro la gestione Eav
“È una vergogna!”, gridano le associazioni.
Si continua infatti a privilegiare la linea turistica per Sorrento e, in parte, Torre Annunziata, che assorbono da sole quasi un terzo delle corse, a scapito delle aree interne. Una scelta che, oltre a penalizzare studenti e lavoratori, rischia di soffocare ogni tentativo di sviluppo economico e turistico locale, rendendo vano persino l’ultimo protocollo DMO Vesuvio sottoscritto da undici amministrazioni comunali.
Da qui l’appello ai sindaci: “Unitevi a questa battaglia di civiltà”, affermano i comitati, denunciando un vero e proprio “furto di libertà e mobilità consumato nel silenzio generale”.
Alaia: “Un insulto ai cittadini, siamo carne da macello”
Durissime le parole del prof. Salvatore Alaia, presidente del comitato civico E(A)Vitiamolo di Sperone:
“Quello che Eav sta facendo è un insulto ai cittadini. Trattare pendolari e studenti come carne da macello è indegno di un Paese civile. Dopo dieci anni di bugie e sprechi colossali, ci ritroviamo con meno corse, meno treni, più attese, più disagi. È il segno lampante di un’azienda incapace, autoreferenziale e chiusa a qualsiasi dialogo. Qui non si parla solo di trasporti, ma di un furto quotidiano di diritti e di dignità.”
Alaia punta il dito anche contro la politica regionale:
“La Regione Campania non può continuare a spendere milioni per poi permettere a Eav di produrre questo disastro. Chi governa deve assumersi le proprie responsabilità, invece di voltarsi dall’altra parte.”
Luigi Peluso: “Esasperazione totale, qui si rischia la rivolta sociale”
Sulla stessa linea le dichiarazioni di Luigi Peluso, portavoce del comitato E(A)Vitiamolo Sperone:
“Siamo all’esasperazione. Studenti, lavoratori, famiglie intere subiscono ogni giorno ritardi, soppressioni, treni sovraffollati e condizioni indegne. È intollerabile. Questo non è un servizio pubblico ma un calvario quotidiano. Così si alimenta solo rabbia e frustrazione: si rischia una rivolta sociale, perché i cittadini non ne possono più.”
Peluso aggiunge:
“Abbiamo avanzato proposte concrete per anni, sempre ignorate. La verità è che a Eav interessa solo difendere privilegi e clientele, non garantire un trasporto dignitoso. Non accetteremo più promesse vuote: se serve, scenderemo in piazza e porteremo la protesta ovunque.”
“Basta chiusure, ascoltate i cittadini”
I comitati ribadiscono di essere aperti al dialogo e chiedono che la bozza venga rivista, accogliendo le proposte già presentate. “Non abbiamo formule magiche dicono , ma conosciamo le esigenze dei viaggiatori e i disservizi che viviamo ogni giorno sulla nostra pelle. Dopo dieci anni di rifiuti alle nostre istanze, è giunto il momento di darci ascolto”.
Firmatari:
Enzo Ciniglio – portavoce Comitato Facebook No al taglio dei treni della Circumvesuviana
Avv. Marcello Fabbrocini – Comitato civico A. Cifariello Ottaviano
Prof. Salvatore Alaia – presidente Comitato civico E(A)Vitiamolo Sperone
Luigi Peluso – portavoce Comitato E(A)Vitiamolo Sperone
Salvatore Ferraro – portavoce Comitato Facebook Circumvesuviana – Eav
Mariarosaria Imparato – presidente Legambiente Campania
Giovanni Berritto – Federconsumatori Campania
