Trend tecnologici 2022: quali sono i più promettenti?

Trend tecnologici 2022: quali sono i più promettenti?

Siamo arrivati quasi alla fine del 2021, un anno decisamente particolare sotto molti punti di vista. Per l’innovazione tecnologica quelli trascorsi sono stati mesi davvero importanti. Lo streaming si è affermato con enorme forza, l’IoT sta diventando una realtà consolidata e l’intelligenza artificiale ha fatto enormi passi avanti in tutti i campi. Ma in un mondo in continua evoluzione come quello tecnologico è già tempo di pensare al futuro. Possiamo quindi provare a immaginare quali saranno i trend tecnologici più promettenti per il 2022 in arrivo.

Negli ultimi due anni molti di noi hanno imparato a conoscere lo smart working. E con esso la virtualizzazione degli uffici e dei luoghi di lavoro. Nel 2022 questa tendenza si consoliderà e darà vita a un vero e proprio metaverso, ovvero un mondo digitale parallelo a quello fisico in cui viviamo. In questi metaversi, come quello presentato recentemente dal creatore di Facebook Mark Zuckerberg, svolgeremo molte delle azioni che siamo abituati a fare nel mondo reale, compreso lavorare, socializzare e divertirsi.

Metaversi che grazie alle loro capacità riusciranno a migliorare a dismisura le nostre esperienze digitali, rendendole più coinvolgenti e più ricche di stimoli. Non è nient’altro che l’amplificazione estrema di ciò che proviamo quando siamo immersi nei mondi paralleli sperimentati con la realtà virtuale. Ma se fin qui l’esperienza è stata solo visiva, molto presto potrebbero arrivare sul mercato dispositivi in grado di garantire feedback tattili e stimoli per l’olfatto.

 

 

Strettamente legato a queste simulazioni il trend che vedrà la realtà virtuale entrare in moltissimi campi della nostra quotidianità. Ad esempio il 2022 dovrebbe essere l’anno dell’affermazione definitiva della VR nel mondo del gaming con alcune importanti piattaforme che hanno già iniziato a tastare il terreno. Fin qui si è trattato di approcci sperimentali, spesso rallentati dai limiti delle infrastrutture di rete e dall’ancora elevato costo dei visori. Ma ben presto il 5G e i device sempre più performanti potrebbero colmare le lacune e rendere questa tecnologia davvero alla portata di tutti.

Enormi passi avanti sono attesi anche nel campo dell’intelligenza artificiale. Fin qui l’IA è stata utilizzata principalmente per profilare le preferenze degli utenti e per migliorare le loro esperienze quotidiane. Nel mondo dell’intrattenimento ha invece trovato ampia applicazione nei software test e nell’elaborazione di giochi sempre più complessi. Nel 2022 saranno invece le aziende il terreno di sviluppo principale per l’IA. Si passerà molto probabilmente alla “Decision Intelligence”, ovvero l’automazione dei processi di decision making per trasformarli in un vero vantaggio competitivo. Non sarà facile applicare questa tecnologia in tutti i processi d’impresa. Ed è per questo che servirà potenziare nuove forme di IA Engineering. Ovvero sviluppare un approccio integrato e trasversale che consenta di usare modelli di IA in varie parti dell’azienda, senza partire ogni volta dal punto zero.

Molto probabilmente il prossimo anno i processi digitali diventeranno molto più “democratici”, consentendo anche agli utenti con meno dimestichezza di digitalizzare le proprie aziende. Si andrà verso soluzioni ibride che consentiranno alle compagnie di gestire i propri servizi senza più aver bisogno necessariamente di un server on-premise. Tradotto in parole semplici significa che anche le piccole realtà economiche non dovranno più affidarsi a costosi esperti o sviluppatori di software ma avranno soltanto bisogno di iscriversi a un service provider che si occuperà di tutta la parte gestionale.

La vera sfida, però, sarà quella legata alla privacy e alla tutela dei dati personali. La rete si è talmente estesa da rendere fondamentale garantire a ogni singolo cittadino elevati standard di sicurezza. E a dimostrare questa esigenza ci sono le ricerche di mercato che sottolineano come la fiducia di chi naviga sia direttamente proporzionale alla privacy garantita. É il motivo per cui gli esperti di settore prevedono che entro il 2025 il 60% delle grandi organizzazioni utilizzerà una o più tecniche di Privacy-Enhancing Computation (PEC). Le tecniche PEC vengono attualmente utilizzate nelle infrastrutture cloud pubbliche e proteggono i dati sensibili attraverso condivisione, raggruppamento e analisi dei dati in modo sicuro. Molto probabile che si estendano a moltissimi altri campi in breve tempo.