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Si è spento a 91 anni lo stilista che ha rivoluzionato lo stile contemporaneo
MILANO – È morto oggi, 4 settembre, all’età di 91 anni, Giorgio Armani, leggenda assoluta della moda italiana e mondiale. Malato da tempo e reduce da un ricovero tenuto riservato, lo stilista si è spento nella sua casa, continuando a lavorare fino all’ultimo alle sue collezioni.
Nato a Piacenza l’11 luglio 1934, Armani iniziò studiando medicina, ma ben presto scoprì la sua vera strada: prima vetrinista alla Rinascente, poi designer per Nino Cerruti, fino alla fondazione della propria maison nel 1975 insieme a Sergio Galeotti. Da quel momento la sua ascesa fu inarrestabile: con lo stile essenziale ed elegante, Armani ha rivoluzionato il guardaroba maschile e femminile, imponendo nel mondo la sua inconfondibile visione.
La sua invenzione più celebre, la giacca destrutturata, divenne un simbolo di modernità e libertà. Negli anni ha costruito un impero che spazia dalla moda al design, dagli hotel al cinema, vestendo star di Hollywood e atleti olimpici, senza mai abbandonare la sua cifra di sobrietà ed eleganza.
Amato e rispettato per la sua coerenza e franchezza, Armani non ha mai ceduto alle mode effimere, mettendo sempre al centro chi indossava i suoi abiti. Durante la pandemia fu tra i primi a sfilare a porte chiuse e a destinare ingenti donazioni agli ospedali.
La sua azienda, che resterà alla famiglia tramite la fondazione da lui creata, custodisce un’eredità unica. Armani lascia il segno non solo nella moda, ma nel modo stesso di pensare e comunicare lo stile.
Con la sua scomparsa, l’Italia e il mondo perdono non solo un grande stilista, ma un simbolo di eleganza e cultura contemporanea.
