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Il nuovo rapporto Comuni Rifiuti Free premia le realtà italiane che hanno saputo coniugare una raccolta differenziata elevata con una produzione minima di rifiuti indifferenziati. In Campania, sono 121 i comuni che rientrano in questa categoria virtuosa: amministrazioni che superano il 65% di raccolta differenziata e non oltrepassano i 75 kg annui di rifiuto secco per abitante.
Il quadro regionale mostra una forte eterogeneità. La provincia più virtuosa è Salerno, dove il 47% dei comuni rientra nella categoria Rifiuti Free. Seguono Benevento (39%), Caserta (12%) e Avellino, al 9%. Chiude la provincia di Napoli con il 7%.
Nonostante il dato provinciale avellinese sia inferiore rispetto ad altri territori, emergono alcune realtà d’eccellenza che spiccano per continuità, organizzazione e risultati. Tra queste, Avella, che si conferma tra i comuni più virtuosi in Campania nella fascia tra i 5.000 e i 15.000 abitanti.
Avella, un modello che funziona: organizzazione, controllo e sensibilizzazione
Avella si posiziona tra le prime realtà della Campania grazie a una gestione dei rifiuti moderna ed efficace, frutto della collaborazione tra amministrazione comunale, cittadini e—soprattutto—del lavoro quotidiano della Ecovigilantes, la società che gestisce il servizio di raccolta nel comune archeologico.
Ecovigilantes negli ultimi anni ha implementato:
Un sistema di raccolta porta a porta puntuale e ben organizzato
La calendarizzazione è rispettata, i tempi di conferimento sono chiari e la qualità del servizio si distingue per regolarità ed efficienza.
Controlli sul territorio e attività di vigilanza ambientale
Gli operatori monitorano costantemente le aree più sensibili, scoraggiando gli abbandoni di rifiuti e intervenendo rapidamente nei casi di conferimenti non conformi.
Azioni di sensibilizzazione continua verso la cittadinanza
Incontri, comunicazione capillare, campagne informative: strumenti che hanno contribuito a costruire una comunità consapevole e collaborativa.
Riduzione significativa della frazione indifferenziata
Uno dei risultati più importanti: Avella scende sotto il limite dei 75 kg pro capite annui, requisito essenziale per essere classificata Rifiuti Free.
Un risultato che premia un metodo
Il riconoscimento non arriva per caso. Avella dimostra che un sistema di gestione dei rifiuti funziona quando:
il servizio è efficiente e costantemente monitorato;
i cittadini vengono coinvolti e responsabilizzati;
esiste una sinergia forte tra comune e azienda operatrice;
si investe sulla prevenzione degli abbandoni e sul rispetto delle regole.
Un modello opposto a quello di molti comuni irpini che, invece, restano ancora sotto il 65% di raccolta differenziata.
Il confronto provinciale: Irpinia in chiaroscuro
La provincia di Avellino, pur vantando eccellenze come Avella e Sant’Andrea di Conza, registra solo il 9% di Comuni Rifiuti Free. Ciò dimostra un forte divario tra le realtà virtuose e quelle ancora in difficoltà, spesso penalizzate da:
carenze negli impianti;
insufficiente sensibilizzazione della cittadinanza;
servizi di raccolta non omogenei;
scarse attività di controllo.
In questo contesto, Avella rappresenta un modello da studiare e replicare.
