AVELLA. Convocato Consiglio Comunale per lunedì alle 9,00. La protesta del consigliere Vincenza Luciano

AVELLA. Convocato Consiglio Comunale per lunedì alle 9,00. La protesta del consigliere Vincenza Luciano

Dopo la convocazione straordinaria del consiglio comunale avellano fissato per lunedì 1 dicembre alle ore 9,00 ecco il comunicato di protesta del consigliere d’opposizione Vincenza Luciano. “Riceviamo oggi la Convocazione del Consiglio Comunale con un solo punto all’ordine del giorno. Orario del Consiglio Comunale, come ha pur ben evidenziato Pellegrino Palmieri, è di quelli più assurdi: ore 9.00! Sono tre anni che portiamo avanti questa battaglia… inutilmente: orari compatibili con la partecipazione dei cittadini alla pubblica assise. Anche il Prefetto di Avellino ci diede ragione a suo tempo. Ma non è servito a nulla nemmeno il monito di sua eccellenza. Ed oggi, come allora, ancora una volta riceviamo lo stesso trattamento noi da una parte e VOI CITTADINI DALL’ALTRA. Aggiungiamo che alcuna conferenza dei capigruppo ha preceduto, fino a questo momento, tale convocazione: della serie cari consiglieri di opposizione qualunque cosa dite non ci interessa per nulla… anche se poi vi invitiamo continuamente a “collaborare”. Collaborare? E su quali presupposti? Ma il peggio non è neanche questo. Lunedì scorso noi dell’Opposizione abbiamo protocollato una richiesta di convocazione del Consiglio comunale avente per oggetto la nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione “Avella città d’Arte”, visto che dal 30 ottobre le nomine precedenti hanno perso efficacia. Beh, invece di inserire nel Consiglio Comunale di Lunedì anche il nostro ordine del giorno hanno preferito non farlo. Sicchè lunedì si riunisce alle ore 9.00 il Consiglio Comunale di Avella per votare un adempimento ancora una volta all’ultimo giorno utile per poi inviarlo in fretta e furia alle autorità competenti. Questa è la grande organizzazione dell’apparato burocratico-amministrativo-politico del Comune di Avella. Insomma, Tomasi di Lampedusa docet: “Cambiare tutto per non cambiare nulla” (Tancredi nel Gattopardo)”.