Moschiano (AV): il Comune vieta di dare cibo ai randagi — maxi multe fino a 500 €

Moschiano (AV): il Comune vieta di dare cibo ai randagi — maxi multe fino a 500 €

Il Comune di Moschiano, in provincia di Avellino, ha emanato l’Ordinanza sindacale n. 24/2025, che introduce il divieto assoluto di somministrare cibo o acqua a tutti gli animali randagi o selvatici presenti sul territorio comunale—anche se con buone intenzioni  . L’atto è pubblicato nell’Albo Pretorio comunale (n. 215/2025) con oggetto “Divieto di imbrattamento urbano con somministrazione di cibo ad animali selvatici e randagi”  .

Le disposizioni principali

  • È vietato somministrare qualsiasi tipo di alimento, anche di supporto veterinario, a cani, gatti o volatili randagi in aree pubbliche o aperte al pubblico  .
  • Sono previste sanzioni fino a 500 € per i trasgressori vigilati dal Comune  .

Le reazioni e le critiche

L’opposizione locale “Moschiano prima di tutto” ha espresso forte contrarietà al provvedimento, evidenziando che l’ordinanza contrasta con la Legge quadro n. 281/1991 sulla tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo  . Secondo il documento presentato dai consiglieri, vietare l’alimentazione rischia di:

  • Privare di assistenza animali bisognosi, aumentando sofferenza e abbandono.
  • Imporre un approccio proibitivo anziché orientato alla collaborazione tra cittadini, volontari e servizi veterinari.

L’esponente Iovino Angelo ha richiesto alla Giunta di rivedere l’ordinanza, suggerendo l’adozione di misure alternative come aree controllate per la somministrazione, campagne di sterilizzazione, e collaborazione con associazioni animaliste  .

Qual è il quadro normativo?

La normativa vigente (legge 281/1991) stabilisce che i comuni devono promuovere la tutela degli animali randagi, attuando interventi come sterilizzazione, accoglienza in strutture protette e gestione delle colonie feline in collaborazione con le ASL veterinarie e le associazioni  .

La giurisprudenza ha più volte stabilito che il divieto assoluto di nutrire randagi è illegittimo, in quanto può causare sofferenza evitabile agli animali e non risolvere il problema del randagismo.

L’ordinanza del Comune di Moschiano rappresenta una linea dura contro l’alimentazione dei randagi, ma solleva un acceso dibattito sulla sua compatibilità con la tutela animale prevista dalla legge. Le critiche si concentrano sul fatto che misure proibitive, senza parallelamente promuovere laboratori di sterilizzazione o coinvolgimento civico, rischiano di essere inefficaci e disumanizzanti. Il confronto tra amministrazione e opposizione sarà decisivo per capire se l’assetto regolamentare verrà modificato.