
Sulla striscia di Gaza e sui territori occupati da Israele, va avanti il genocidio del popolo Palestinese da parte del governo israeliano, una atrocità mostruosa, una distruzione totale di donne, bambini e uomini, con l’aperto e dichiarato obiettivo di Netanyhau e governo israeliano di cacciare definitivamente tutte/i le/i palestinesi dalla loro terra. Tutto questo è stato possibile perché l’esecutivo israeliano ha avuto il pieno sostegno militare e politico degli Usa (prima Biden e poi Trump), dell’Unione Europea e dei governi occidentali. Oggi, di fronte all’orrore di Gaza, alcuni governi (sostenuti da assurda narrazione)provano a prendere le distanze per salvaguarda la propria immagine davanti all’opinione pubblica, ma si guardano bene dal prendere le misure indispensabili per fermare Netanyhau.
E’ il caso dell’UE che, per rispondere alle difficoltà delle politiche neo-liberiste europee, ha deciso di spendere 800 miliardi per un gigantesco piano di riarmo; decisione sostenuta dal governo italianoche si appresta a spendere il 2% del bilancio italiano in questa corsa alla guerra. Saranno 800 miliardi sottratti alle spese sociali, alla sanità, all’istruzione e ricerca scientifica, al lavoro, alle misure per la giustizia climatica,ad esclusivo vantaggio dei profitti delle industrie belliche mondiali.
Il catastrofico piano di riarmo va contrastato e sconfitto con la mobilitazione popolare e democratica. La Commissione europea, pur sostenuta da una maggioranza di popolari, socialisti e verdi, sta adottando politiche del tutto insostenibili e divisive, che hanno preparato il terreno per l’ascesa delle forze dell’estrema destra in Europa. La mobilitazione sociale e democratica contro le destre va condotta a partire dal contrasto delle politiche e delle idee razziste, militariste, nazionaliste, chiunque le metta in campo, una battaglia contro tutti gli “imperi”, quello neo–zarista di Putin, quello della Nato e degli USA di Trump e dell’Unione Europea neo-liberista.
Contro la folle corsa al riarmo si sta sviluppando il movimento” Stop Rearm Europe” a cui hanno già aderito in 18 paesi, oltre 800 associazioni, partiti politici, movimenti e altre organizzazioni della società civile. Il campo democratico e progressista italiano,alternativoa questo governo, condivide le parole d’ordine con cui questi movimenti portano avanti le loro giuste e sacrosante rivendicazioni e invita tutti i sinceri democratici a partecipare alla grande e civilemanifestazione nazionale che si terrà a Roma Sabato 7 giugno per : “FERMARE ISRAELE – Liberare Gaza e la Palestina – Disarmare l’Europa e il mondo – Fermare la guerra – Mettere la guerra fuori dalla storia”. E’ un appuntamento che si collega a tante altre mobilitazioni programmate nel mondo intero civile e progressista.
Tutte le forze democratiche, civili e progressiste ribadiscono la solidarietà e il sostegno al popolo palestinese; serve la mobilitazione di tutte le organizzazioni civili, democratiche e sindacali per battere il feroce progetto coloniale del governo di Netanyhau e porre fine alla strage delle/dei palestinesi, riconoscendo ricono i loro diritti.
Nella Palestina, come altrove, la lotta vittoriosa degli sfruttati e degli oppressi è la strada verso un mondo più giusto e solidale.E’ categorico riaffermare la necessità del principio di Due Popoli e Due Stati, rimuovendo ogni politica di natura suprematista, coloniale e razzista e che solo una Palestina libera, democratica, laica ed egualitaria,( in cui tutte/i le/i palestinesi disperse/i possano tornare, e dove ognuno possa vivere, quale sia la sua religione, purché accetti questo quadro de–coloniale), può portare una soluzione giusta e pacifica per l’intera popolazione della martoriata e straziata regione, sempre in cerca di pace vera e indifferibile libertà e autonomia.
PROF. ANDREA CANONICO