Conclave al via: i cardinali entrano nella Cappella Sistina per eleggere il nuovo Papa

Conclave al via: i cardinali entrano nella Cappella Sistina per eleggere il nuovo Papa

Città del Vaticano – In un’atmosfera solenne e densa di attesa, i cardinali elettori stanno facendo il loro ingresso nella Cappella Sistina, dando ufficialmente inizio al conclave per l’elezione del 267° Papa della Chiesa cattolica. Come da tradizione, una volta entrati, i porporati si disporranno alle loro postazioni, già predisposte lungo le pareti della cappella con tavoli ricoperti da drappi rossi e tovaglie marroni, disposti in quattro file sfalsate, due a destra e due a sinistra.

Prima dell’inizio delle votazioni, i cardinali presteranno giuramento di segretezza e obbedienza, seguito dalla formula rituale “extra omnes”, con cui il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie inviterà tutti gli estranei ad abbandonare la Cappella Sistina. A quel punto, le porte verranno chiuse e avrà ufficialmente inizio il processo elettivo.

Le sfide del nuovo pontificato

Il prossimo Papa erediterà una Chiesa impegnata su molteplici fronti: dalla crisi delle vocazioni al ruolo della donna, dalla gestione degli abusi al dialogo interreligioso, fino alla necessità di riforme nella Curia romana. A preoccupare sono anche i cambiamenti sociali e culturali in atto, la crescente secolarizzazione e le guerre che minacciano la pace mondiale.

I cardinali riuniti nel conclave sono 117, provenienti da ogni parte del mondo, testimoni di una Chiesa sempre più globale. Tra i nomi più citati dai vaticanisti nelle ore precedenti all’inizio del conclave, spiccano figure provenienti dall’America Latina, dall’Africa e dall’Asia, a testimonianza di un possibile orientamento verso un pontificato ancora più universale.

Il rito antico che guarda al futuro

Il conclave resta uno dei riti più antichi e misteriosi della Chiesa cattolica, regolato da norme severe e da una liturgia suggestiva che fonde solennità e riservatezza. Ogni giornata sarà scandita da due scrutini al mattino e due al pomeriggio. Se, dopo il quarto scrutinio, non si sarà ancora raggiunta la maggioranza qualificata dei due terzi, le votazioni proseguiranno fino all’elezione.

Il mondo intero è ora in attesa del fumo bianco, il segno che annuncerà l’avvenuta elezione del nuovo Papa. Solo allora le campane di San Pietro suoneranno a festa e dal loggione della Basilica il “Habemus Papam” annuncerà al mondo il nome del successore di Pietro.

Intanto, il silenzio della Sistina custodisce l’antico segreto della scelta, in un dialogo spirituale che, seppur lontano dai riflettori, potrebbe decidere molto anche del futuro dell’umanità.Conclave al via: i cardinali entrano nella Cappella Sistina per eleggere il nuovo Papa