BAIANO. Proteatro e Colosseo, scena aperta ed appuntamenti con … ‘O Mistero Buffo di Dario Fo e Franca Rame, in dialetto napoletano e dintorni … Racconto di un matrimonio, atto unico di Salvatore Sgambati …

BAIANO. Proteatro e Colosseo, scena aperta ed appuntamenti con …  ‘O Mistero Buffo di Dario Fo e Franca Rame, in dialetto napoletano e dintorni …  Racconto di un matrimonio, atto unico di Salvatore Sgambati …

di Gianni Amodeo

Un ritorno atteso, quello che segnerà – venerdì, alle 20,30 – l’apertura della seconda edizione, 20252026, di Teatro da Camera, la rassegna dalto profilo che rientra nella programmazione delle attività ed iniziative socio-culturali di Proteatro, importante modello di organizzazione e di efficienza nel quadro della cooperazione sociale e produttiva. Ed è un ritorno di gran richiamo, all’insegna di un magnifico classico del teatro e della letteratura, con respiro di universale socialità, qual è Mistero buffo, la giullarata popolare di Dario Fo e Franca Rame, nella composita e  duttile espressività linguistica dei dialetti della Campania, calibrata e intessuta nell’originale commistione delle varianti vernacolari di matrice napoletana, irpina e casertana.

 E’ la commistione che innesca e configura ‘O Mistero buffo, con la regia e l’interpretazione di Nicola Mariconda, autore che costituisce e rappresenta una delle più interessanti testimonianze giovanili del teatro contemporaneo, alla luce anche della veste linguistica conferita all’opera di Dario Fo, insignito nel 1997 del Premio Nobel per la letteratura sulla scia di Giosuè Carducci, Grazia Deledda, Luigi Pirandello, Salvatore Quasimodo ed Eugenio Montale. E’ una commistione formale e linguistica, ancorata nei temi e contenuti agli assi portanti di riflessione e valori, da cui è permeato il testo di Dario Fo, negli incastri dei doppi sensi dironia e satira rispetto alle suggestioni, venate da miti e superstizioni, del mondo medievale, da cui trae ispirazione e linfa. E’ l’ancoraggio, di cui Nicola Mariconda disegna e proietta i riverberi, senza interruzioni nel divenire storico, sulle criticità e problematiche che vive l’umanità dei nostri giorni, tra cui il dramma delle migrazioni, che sono di stringente ordine economico come sempre sono state tutte le migrazioni nel mondo antico, in quello moderno e presente-, ma che potrebbero in un baleno diventare furenti, incalzanti e incontenibili migrazioni, imposte e determinate dai cambiamenti climatici, per i quali la comun salute di tutte le forme e specie viventi nei territori e nelle città, attualmente ben fiorenti di animazione e vita, potrebbe essere ridotta  allo  zeroassoluto della negazione integrale

             Teatro da Camera, versione 2025 2026,  s’innesta, in linea di continuità con il successo di partecipazione e coinvolgimento degli spettatori, fatto registrare   nell’edizione 20242025, con un ampio ventaglio di innovative proposte di autori giovani e, per lo più, campani. L’ambientazione è … ritagliata nella sede di Proteatro, in piazza IV Novembre, limitata e circoscritta a 40 posti per il pubblico. Uno spazio, che coincide con parte di quella ch’è stata la Sala cinematografica del Sarno.

            E da ‘O Mistero buffo in scena a Proteatro, rapido e … breve il passaggio al contiguo Colosseo per il week end da vivere con la compagnia del Teatro amatoriale de LAquilone, che proporrà Racconto di un matrimonio, con il sipario che si alzerà alle ore 20,00 per lo spettacolo di sabato, mentre per lo spettacolo di domenica si leverà alle ore 19,00. E’ un atto unico, con la regia e direzione di Salvatore Sgambati, autore della lucida e penetrante  rivisitazione  di Un guaio chiamato matrimonio, la brillante ed incisiva commedia di Eva De Rosa e Massimo Canzano.

Il testo, che sarà interpretato dal cast de LAquilone, è di forte valenza spettacolare e significativi addentellati tematici con l’attualità, come attestano relazioni e ricerche  sociologiche,pubblicazioni e articoli giornalistici. Un testo, che, sia pure in modo frammentato, sfiora la generazione dei  giovani anziani, toccando linstabilità coniugale per le coppie dopo i sessantanni. E’ l’instabilità, che, semplificando, che nnesca il fenomeno delle separazioni e dei cosiddetti divorzi grigi , in crescente aumento e frequenza soprattutto nelle società affluenti del benessere materiale dellOccidente, con punte massime negli Stati Uniti dAmerica e nei contesti dell’intera Unione europea. Nel Bel Paese, tanto per dire, dal 2013 al 2023- secondo i dati dell’Istat resi appena disponibili e pubblicati da Avvenire con ampie e articolate analisi  – i divorzi grigi sono cresciuti del 169 %. In sostanza e soltanto nel 2023, in Italia i divorzi grigi sono stati 9913, sul totale complessivo ch’è pari a 79875. Come dire che un divorzio su otto, secondo l’argomentato e dettagliato reportage di Avvenire, richiamato per sommi capi.

Formano il cast in scena nel week di settimana, Aniello Sgambati, Stefania Candela, Alida Campanile, Carlo Acierno, Salvatore Sgambati, Antonella Lippiello. Impegnato nei servizi audio-luci Stefano Napolitano, in collaborazione con Pasquale Tarantino.   

BAIANO. Proteatro e Colosseo, scena aperta ed appuntamenti con …  ‘O Mistero Buffo di Dario Fo e Franca Rame, in dialetto napoletano e dintorni …  Racconto di un matrimonio, atto unico di Salvatore Sgambati …