Tragedia sulla SP231: auto travolge gruppo di ciclisti, tre morti sul colpo

Tragedia sulla SP231: auto travolge gruppo di ciclisti, tre morti sul colpo

Terlizzi (BA), 3 agosto 2025 – ore 08:30. Una mattina di sport si è trasformata in una tragedia sulla strada provinciale 231, nei pressi di Terlizzi, dove intorno alle ore 8:30 una Lancia Delta nera ha travolto un gruppo di cinque ciclisti, uccidendone tre sul colpo. L’impatto è stato violentissimo: per Antonio Porro, Vincenzo Mantovani e Sandro Abruzzese, tutti originari di Andria, non c’è stato nulla da fare, nonostante l’arrivo tempestivo dei soccorsi.

Le vittime facevano parte del gruppo sportivo Ciclo Avis Andria, una realtà storica del ciclismo amatoriale pugliese. Stavano percorrendo come ogni domenica mattina quel tratto di strada molto frequentato da ciclisti, quando l’auto, per cause ancora da accertare, li ha centrati in pieno.

Alla guida della vettura c’era un uomo di 32 anni, residente a Corato ma originario di Ruvo di Puglia, che dopo l’impatto ha chiamato i soccorsi. È rimasto ferito e trasportato in codice giallo al Policlinico di Bari, dove è piantonato in attesa di chiarimenti sulla dinamica dell’incidente.

Sul posto sono intervenuti gli agenti delle polizie locali di Terlizzi e Ruvo di Puglia, insieme ai carabinieri, che stanno conducendo le indagini. La SP231 è stata chiusa in direzione Sud per consentire i rilievi e la rimozione dei mezzi coinvolti.

Sotto shock la comunità di Andria, dove le vittime erano molto conosciute non solo nell’ambiente sportivo ma anche per il loro impegno nel promuovere uno stile di vita sano e la sicurezza sulle strade.

I familiari, raggiunti dalla tragica notizia, sono stati accompagnati sul posto dai volontari della Croce Rossa e assistiti da un’équipe psicologica.

Le indagini proseguono: gli inquirenti non escludono al momento alcuna ipotesi, tra cui l’eccesso di velocità, un colpo di sonno o una distrazione alla guida.

Una domenica che resterà impressa nella memoria della Puglia ciclistica. E che riaccende, ancora una volta, il dibattito sulla sicurezza stradale per chi si muove su due ruote.