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(Riceviamo e pubblichiamo)
Dopo cinque mesi di attesa, di disagi e promesse, la linea ferroviaria di Baiano riapre… ma solo sulla carta.
Sì, perché il primo treno verso Volla non è mai partito. Una beffa, una presa in giro bella e buona per chi, fiducioso come sempre, si è presentato puntuale in stazione.
E come se non bastasse, il caos informativo ha completato l’opera. Sul tabellone compare la scritta “ritardo corsa ore 7:00”, mentre sui canali social ufficiali si legge “corsa delle 7:15 cancellata”. Roba da commedia all’italiana, ma purtroppo qui non si ride.
A farsi sentire, con la solita voce forte e senza peli sulla lingua, sono i rappresentanti del Comitato Civico E(A)Vitiamolo, guidati dal dottor Salvatore Alaia. E le parole non sono di circostanza: “BASTA! — tuona Alaia — La Circumvesuviana, da fiore all’occhiello del trasporto locale, è diventata una zucca vuota trainata da asini! Questa dirigenza va cacciata, senza se e senza ma!”.
Toni duri, ma reali. Il presidente del Comitato punta il dito contro l’EAV e la sua gestione, definita “disastrosa”. “Un servizio pubblico che fa acqua da tutte le parti — continua Alaia —, tra ritardi, disservizi e una burocrazia che paralizza tutto.”
A rincarare la dose, il portavoce del Comitato Luigi Peluso, indignato per l’ennesimo episodio che “calpesta la dignità dei pendolari”. “È una vergogna — dice —, una storia infinita che si ripete, sempre con le stesse scuse e nessuna soluzione.”
Ma Alaia va oltre, e questa volta non risparmia nessuno: “C’è da dire anche un’altra cosa — afferma con amarezza —: la superficialità dei sindaci del Baianese e dell’agro-nolano è sconcertante. Dormono sogni d’oro mentre l’EAV, con il suo padre padrone Umberto De Gregorio, continua a spadroneggiare e a fare quello che vuole. È un insulto all’intelligenza dei cittadini, stanchi di essere presi in giro e trattati come sudditi.”
Cinque mesi di chiusura, milioni di promesse, e alla riapertura… il treno non parte.
Un simbolo perfetto di un sistema che non funziona più.
E come direbbe Funari: “Amici miei, qui non serve un fischietto per far partire i treni… serve qualcuno che li faccia funzionare!” 
