Pozzuoli, devastato il pronto soccorso dopo la morte del 18enne Nicola Mirti: momenti di caos all’ospedale

Pozzuoli, devastato il pronto soccorso dopo la morte del 18enne Nicola Mirti: momenti di caos all’ospedale

Scene di violenza e disperazione si sono verificate ieri sera all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dove è stato trasportato Nicola Mirti, il diciottenne accoltellato a morte sulla spiaggia di Varcaturo. La notizia del decesso del giovane ha scatenato la reazione di familiari e amici, accorsi al pronto soccorso in preda alla rabbia e allo shock.

In pochi minuti la situazione è degenerata. Diverse persone hanno sfogato la propria frustrazione contro l’arredo ospedaliero, infrangendo vetrate e provocando gravi danni all’area triage. I sanitari presenti sono riusciti a mettersi in salvo, evitando per un soffio una vera e propria aggressione.

Nel caos, qualcuno avrebbe anche tentato di appiccare un incendio spargendo una sostanza infiammabile, forse clorexidina o benzina, sul pavimento e cercando di dar fuoco con un accendino. L’intervento dei vigili del fuoco è stato immediato e ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente.

Numerose pattuglie di polizia e carabinieri sono intervenute per sedare gli animi e riportare l’ordine all’interno della struttura, che è stata momentaneamente chiusa. Il pronto soccorso resterà bloccato fino al trasferimento della salma del giovane in obitorio.

«Ci uniamo al dolore della famiglia Mirti, che è il dolore di un’intera comunità» ha dichiarato Manuel Ruggiero, presidente dell’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate. «Ma non possiamo accettare che a farne le spese sia il personale sanitario. Di fronte a un paziente con due coltellate al torace, non c’era purtroppo nulla da fare se non constatarne il decesso».

L’episodio mette ancora una volta in luce la fragilità dei presidi sanitari in situazioni di emergenza e la necessità di rafforzare le misure di sicurezza a tutela di chi lavora ogni giorno in prima linea.