
MUGNANO DEL CARDINALE – Con un lungo post Facebook ufficiale, la maggioranza comunale replica alle critiche rilanciate dalla minoranza, puntando a ristabilire chiarezza su questioni delicate di convocazione, trasparenza e dibattito istituzionale. “Mugnano del Cardinale merita il confronto democratico, merita rispetto e verità”, esordisce il comunicato.
La vicenda nasce dalle accuse rivolte al gruppo di governo locale circa presunte irregolarità nella convocazione dei capigruppo, opacità nella gestione dei debiti fuori bilancio, inesistenza della Commissione trasparenza e un presunto rifiuto al dialogo politico da parte della maggioranza.
1. Convocazione facoltativa ed evitata polemica
La maggioranza sottolinea che la riunione dei capigruppo non è obbligatoria nello statuto comunale del paese, bensì facoltativa. È previsto che il presidente, sentiti i capigruppo, stabilisca autonomamente l’ordine del giorno . A Mugnano del Cardinale, la convocazione è sempre avvenuta tramite PEC con almeno 24 ore di anticipo, una modalità tracciata e ufficiale, mentre l’accusa della minoranza assume rilevanza solo in contesti dove la convocazione è vincolante per legge o regolamento.
2. Nessuna copertura o nascondiglio
Rigettando ogni insinuazione di “strategia del silenzio”, l’amministrazione precisa che i debiti fuori bilancio sono registrati tempestivamente, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente. Non esiste alcun “elenco segreto” delle vertenze pendenti: grazie alla riflessione degli uffici comunali, la maggior parte delle cause è stata vinta negli ultimi anni. Quanto alla spesa da 17.000 euro per un nuovo veicolo della Polizia Municipale, è stato chiarito che solo 5.000 euro sono capitali comunali: i restanti 12.000 euro derivano da finanziamenti esterni, una variazione che sarebbe dovuta essere discussa in Consiglio.
3. Commissione Trasparenza: cosa dice lo statuto
La questione tocca anche l’articolo 12 dello statuto, richiamato dalla minoranza. Ma l’articolo autorizza il Consiglio a istituire commissioni consiliari – permanenti, temporanee o speciali – con presidio proporzionato dei gruppi e presidente scelto tra le opposizioni, ma non impone la costituzione di una Commissione Trasparenza . Peraltro, da oltre dieci anni il Comune utilizza la piattaforma TRASPARE per garantire piena trasparenza nella gestione amministrativa, ottemperando agli obblighi di pubblicazione degli atti .
4. Dialogo solo in aula, non con fughe dall’Aula
Infine, il comunicato stigmatizza l’abbandono dell’aula da parte dei rappresentanti della minoranza per tre consigli comunali consecutivi: una scelta definita unrifiuto al confronto democratico e ai propri elettori. Più volte invitati a partecipare, i consiglieri di opposizione avrebbero preferito uscire, sottraendosi alla discussione sul contenuto delle delibere e sfidando l’istituzione che rappresentano.
La maggioranza chiude con una riflessione civica che suona come un invito: «Chi vi ha votato ha diritto di ascoltare la vostra voce in aula. Perché noi siamo amministratori di tutti. Non esiste maggioranza o minoranza quando si tratta del bene di Mugnano del Cardinale».
In chiusura
Il post si conclude con una dichiarazione sui valori che guidano l’amministrazione locale:
LA LEGALITÀ SI PRATICA, NON SI PROCLAMA.
LE ISTITUZIONI SI SERVONO, NON SI USANO.
LA GIUSTIZIA SI COSTRUISCE COL CORAGGIO, NON CON L’ARROGANZA.
E un invito chiaro: “Ci vediamo in Consiglio, per condividere insieme la cosa più bella: La Democrazia.”