Montevergine: l’Alba che Annuncia il Cambiamento

Montevergine: l’Alba che Annuncia il Cambiamento

Montevergine, poco prima dell’alba di stamani.
La montagna si è mostrata nel suo volto più silenzioso e raccolto, immersa in un chiarore tenue che precede il sorgere del sole. Le prime luci, filtrando tra le ultime ombre della notte, hanno accarezzato i faggi e gli abeti che popolano questi pendii, mentre un velo di nebbia scivolava lento verso valle, come un respiro profondo della natura.

Dall’alto, dove sorge l’Osservatorio di Montevergine, la vista raccontava una quiete apparente: un cielo ancora statico, un’aria ferma, un equilibrio che sembrava custodito da secoli.

Ma questa calma è solo il prologo.

Secondo le osservazioni, infatti, le condizioni atmosferiche sono destinate a cambiare già a partire dalla giornata di domani. Dopo un periodo più stabile e asciutto, la montagna sta per entrare in una fase molto più dinamica e instabile. Si avvicina un fronte umido che promette di riportare le precipitazioni attese in questo periodo dell’anno.

Per la montagna, questa transizione non è soltanto un evento meteorologico: è parte del suo ciclo vitale. I boschi attendono l’acqua come un nutrimento essenziale. Le foglie, già segnate dal passaggio delle stagioni, si preparano a brillare sotto la pioggia; i suoli, assetati, a riassorbire l’umidità; i ruscelli nascosti, a riprendere voce dopo giorni di silenzio.

L’arrivo della perturbazione restituirà dinamismo al paesaggio:
il vento che corre lungo i crinali, le nuvole che si compattano e si disfano, la pioggia che rimbalza sulle rocce e si riversa nelle vallate. Sarà il ritorno di quella vivacità atmosferica che accompagna da sempre la vita di Montevergine, scandendo i suoi ritmi e modellando i suoi habitat.

L’alba di oggi, con la sua dolce immobilità, rappresenta così l’ultimo istante di quiete prima del mutamento.
Un equilibrio fragile e meraviglioso che la natura ci concede solo per un momento, prima di rinnovarsi ancora una volta.

Montevergine si prepara alla pioggia.
E con essa, la montagna tornerà a raccontare la sua storia di acqua, vento e foreste vive.