ENERGIA PULITA PER LO SVILUPPO DEL PAESE.

ENERGIA PULITA PER LO SVILUPPO DEL PAESE.

di Salvatore Guerriero (Presidente Nazionale ed Internazionale della CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE NEL MONDO – PMI INTERNATIONAL)

L’Italia ha un obiettivo ambizioso di raggiungere 80 GW di energia da fonti rinnovabili entro il 2030. Tuttavia, il ritmo attuale di installazione è problematicamente lento, a soli 1 GW all’anno, principalmente a causa di ostacoli burocratici. Nel 2022, sono stati installati poco più di 2 GW, dimostrando un considerevole divario rispetto agli obiettivi. Ma il panorama presenta opportunità significative: le richieste pendenti per impianti rinnovabili ammontano a un notevole 280 GW entro la fine del 2022, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno designate come prioritarie dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Ciò che risulta particolarmente interessante è che l’anno precedente, con finanziamenti interamente privati, l’Italia avrebbe potuto autorizzare una potenza di oltre 3 volte l’obiettivo previsto per il 2030. Questa spinta imprenditoriale potrebbe non solo consentire di risparmiare sui costi dell’importazione del gas, che rappresenta circa l’80% dell’energia consumata nel paese, ma potrebbe anche contribuire a ridurre la dipendenza energetica.

Tuttavia, ci sono sfide da affrontare, come la necessità di adattare le reti e risolvere problemi legati all’impatto ambientale. Terna, la principale rete elettrica italiana, ha affermato che è in grado di assorbire con tranquillità ulteriori 30 GW di energia rinnovabile. Questo potrebbe ridurre notevolmente l’importazione di gas, risparmiando circa 10 miliardi di metri cubi all’anno.

Questa situazione potrebbe aprire la strada a investimenti per oltre 40 miliardi di euro, superando i piani del PNRR. Inoltre, l’Italia potrebbe emergere come un importante hub energetico, trasferendo energia rinnovabile prodotta localmente e proveniente dall’Africa settentrionale verso l’Europa.

Il Sud Italia potrebbe diventare un attore chiave nel panorama energetico europeo, ma è necessario un sostegno forte dalle istituzioni nazionali e regionali per accelerare lo sviluppo delle rinnovabili. Questo non solo avrebbe impatti positivi economici, ma potrebbe anche contribuire a risolvere la questione dell’autonomia differenziata tra le regioni italiane.