Curiosità sul BlackJack che forse non conoscevi

Curiosità sul BlackJack che forse non conoscevi

I casinò online hanno fatto breccia nel cuore delle persone attestandosi come principale divertimento di questi anni. C’è stato un vero e proprio boom, aiutato anche dalla pandemia da Covid-19 che, costringendo tutti in casa, ha portato gli appassionati a ripiegare su i siti di gioco, dando il via a un trend in costante crescita. In un attimo il web si è popolato di piattaforme di gioco regolamentate dall’ADM, così come c’è stata una riscoperta dei giochi iconici, come roulette e Slot Machine. Quest’ultime sono la colonna portante del settore, impossibile non immaginare i rulli che girano quando leggiamo o sentiamo la parola casinò. Per aiutare i meno esperti a trovare la giusta slot a cui giocare, a questa pagina è possibile accedere a un comparatore che consiglia quali sono le macchinette del diavolo a cui affidarsi.

Ovviamente non esistono solamente le slot machine. Altro titolomolto importante che ha reso grande il mondo del gioco è sicuramente il BlackJack. Parliamo di un intrattenimento secolare, risalente alla Francia del XVII secolo. Scopo è accumulare un punteggio superiore a quello del banco, senza superare il 21. Nel gioco l’asso può valere 11 o 1, le figure valgono 10 e tutte le altre carte conservano il loro valore nominale.

Le curiosità sul BlackJack

Come ogni gioco, anche “Ventuno” (Così chiamato in passato) ha le sue curiosità e leggende metropolitane che meritano di essere raccontate. Sono tanti i giocatori che nel corso della loro vita hanno raggiunto una importante fama, restando impressi nella storia di questo gioco. Un caso emblematico è sicuramente Jerry Parker. Al suo nome sono associate grandissime vincite, ma anche grandissime perdite. Però non è di quest’ultimo caso che parleremo: sembra infatti che in un casinò del  Nevada riuscì a vincere una cifra record compresa tra i 20 e i 40 milioni di dollari in meno di un’ora di gioco. Il giocatore ad ogni mano vinceva circa 250 mila dollari. Questo comportò la chiusura del casinò.

Il popolare gioco può vantare la “BlackJack Hall of Fame”, inventata da Max Rubin per celebrare i più grandi giocatori. Quest’ultimi si riuniscono per affrontarsi ogni anno, mettendo alla prova le proprie abilità sul famoso gioco di carte francesi. Al vincitore viene assegnata la Grosjean Cup, ma da dove nasce il nome? È intitolata a un giocatore al quale venne vietato di partecipare, la colpa? Aver vinto troppe volte il titolo (tre successi).

Del BlackJack ci sono tante versioni in giro per il mondo. In Europa, ad esempio, le carte sono scoperte, mentre in America sì sono scoperte, ma solo la prima, mentre il banco prende subito la carta successiva alla prima che resta, però, coperta. Inoltre nei vari casinò si possono splittare le carte uguali per un massimo di 3 volte, mentre gli assi solamente una volta.

Ultimo dato interessante: il BlackJack è uno dei pochissimi giochi la cui probabilità di vincere dal vivo è piuttosto bassa. È stato constatato, invece, che l’a possibilità di vincita aumenta se si decide di giocare a quello digitale.