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ANGRI – Si è tenuta ieri, 10 dicembre, una toccante cerimonia in onore del brigadiere Gioacchino D’Anna, Medaglia d’Oro al Valor Civile, nel cinquantesimo anniversario della sua tragica uccisione avvenuta a seguito dei drammatici fatti dell’8 settembre 1975. Un eroismo scolpito nella memoria dell’Arma e del Paese, un sacrificio che continua a rappresentare un esempio luminoso di coraggio, dedizione e senso del dovere.
Il gesto eroico del brigadiere D’Anna
Il brigadiere perse la vita intervenendo per salvare dei cittadini vittime di una rapina. La sua motivazione al conferimento della Medaglia d’Oro ricorda così quegli istanti:
*«Richiamato dalle grida provenienti da un appartamento, ove cinque banditi armati e mascherati stavano perpetrando una rapina, si dirigeva, senza indugio, verso l’abitazione. Giunto sulle scale veniva affrontato da uno dei malviventi e, benché minacciato con un fucile a canne mozze, non esitava, con eccezionale ardimento e cosciente sprezzo del pericolo, a slanciarsi sul rapinatore. Dopo una violenta colluttazione riusciva a disarmarlo e a immobilizzarlo, ma, fatto segno a colpi d’arma da fuoco proditoriamente esplosi da uno dei complici, cadeva mortalmente ferito, immolando la propria vita ai più nobili ideali di grande eroismo. Fulgido esempio di elette virtù civiche e di assoluta dedizione al dovere spinta fino all’estremo sacrificio». *
Parole che raccontano un uomo che antepose il bene della collettività a sé stesso, affrontando il pericolo con un coraggio che va oltre la semplice professionalità.
La cerimonia e l’omaggio filatelico
L’iniziativa è stata promossa da Poste Italiane e dal Comune di Angri, nell’ambito della serie “La filatelia racconta”. Per l’occasione sono stati realizzati 1.000 esemplari di una cartolina commemorativa con annullo postale speciale dedicato al brigadiere D’Anna, con la data dell’evento.
La cartolina resterà disponibile per 60 giorni presso l’ufficio postale locale; successivamente verrà depositata a Roma, presso il Museo delle Poste, entrando a far parte del patrimonio nazionale filatelico.
Un momento di alta partecipazione istituzionale e civile
Alla cerimonia erano presenti:
il Generale di Brigata Melchiorre, Comandante dell’Arma dei Carabinieri per la Regione Campania;
il Sindaco di Angri;
il Direttore delle Poste di Angri;
una rappresentanza degli istituti scolastici cittadini;
e, commosse, la vedova D’Anna insieme alle figlie Maria e Annunziata.
Un momento di forte intensità emotiva, che ha unito istituzioni, studenti e familiari nel ricordo di un uomo che ha incarnato i più alti valori dell’Arma dei Carabinieri.
Un’eredità morale che attraversa il tempo
Il cinquantesimo anniversario del sacrificio di Gioacchino D’Anna non è solo un tributo al passato, ma un richiamo attuale ai principi che dovrebbero guidare ogni società: coraggio, solidarietà, senso del dovere, rispetto per la vita umana.
La città di Angri, con questa iniziativa, rinnova l’impegno a tramandare alle nuove generazioni la memoria di un servitore dello Stato che ha dato tutto, fino all’ultimo respiro, per proteggere i suoi concittadini.


