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Il quadro che emerge dallo scrutinio in corso delinea una provincia con equilibri politici molto netti. Le percentuali non sono ancora definitive, ma la tendenza appare chiara e ridisegna la rappresentanza irpina nel prossimo Consiglio regionale.
PD in testa: possibile doppia rappresentanza irpina
Il Partito Democratico guida il computo delle liste provinciali e, con le proiezioni attuali, sembra avviato a ottenere due dei quattro seggi disponibili. Un risultato che confermerebbe la forza del centrosinistra organizzato sul territorio e il radicamento dei suoi candidati, con Petracca e gli altri dem che beneficiano di un ampio consenso diffuso.
Casa Riformista seconda lista in provincia: Alaia domina nelle preferenze
Subito dietro si posiziona Casa Riformista per la Campania, attestata intorno al 15,5% con quasi 24 mila voti.
A trainare la lista è Vincenzo Alaia, che con 18.958 preferenze si conferma uno dei candidati più votati dell’intera provincia.
Se il trend dovesse rimanere stabile, per Casa Riformista si prospetta un seggio garantito e la riconferma di Alaia nel nuovo Consiglio regionale.
M5S terzo polo: Ciampi il più votato
Il Movimento 5 Stelle si consolida come terza forza politica in Irpinia, con oltre 13 mila voti e una percentuale che supera l’8%.
Il più votato del partito è Vincenzo Ciampi, che guida il gruppo pentastellato con 2.950 preferenze, davanti a Orsogna, Ansalone e Guidi.
In base ai dati attuali, il M5S sarebbe assegnatario del quarto seggio provinciale, completando così la mappa irpina della futura assemblea regionale.
A Testa Alta cresce e si radica, ma resta fuori dalla ripartizione
La lista civica A Testa Alta, parte del campo progressista, raggiunge oltre 11 mila voti (7%).
Pur non rientrando nella distribuzione dei seggi, conferma un ruolo significativo nella galassia del centrosinistra locale.
Resta comunque aperto — in caso di ricalcoli o incastri proporzionali — il possibile margine per una battaglia di Cerrato.
Centrodestra in affanno: al momento nessun seggio
La situazione è decisamente più complessa per il centrodestra: le liste collegate non arrivano alle percentuali necessarie per competere realmente per uno dei quattro seggi.
Un dato politico rilevante riguarda il confronto interno tra due candidati di peso dell’area civico-moderata: Laura Nargi, con 5.193 voti, supera Gianluca Festa, fermo a 4.933.
Un sorpasso simbolicamente forte, considerando che Nargi era stata politicamente “messa da parte” proprio dall’ex sindaco.
