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La provincia di Caserta continua a confrontarsi con un quadro complesso che coinvolge la condizione femminile: violenza domestica, vulnerabilità economica, accesso diseguale ai servizi e percorsi di reinserimento ancora troppo frammentati. Si registra un aumento costante delle richieste d’aiuto, spesso legate non solo alla violenza fisica, ma anche a quella psicologica ed economica, più difficile da intercettare. Ciò che manca è una rete capace di accompagnare le donne verso una piena autonomia, attraverso formazione, opportunità professionali e un sostegno duraturo. In questo contesto, in vista della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, si è svolto un approfondimento promosso dalla Cisal Caserta, che ha posto al centro della discussione la necessità di rafforzare i servizi territoriali e di promuovere percorsi strutturati di integrazione e inserimento lavorativo come strumenti fondamentali per restituire dignità e futuro alle donne vittime di violenza o situazioni di fragilità.
Le dichiarazioni
Marianna Grande, dirigente della Cisal Caserta, ha sottolineato: «Terra di lavoro ha bisogno di un salto di qualità: l’accoglienza è indispensabile, ma non può essere l’unica risposta. Alle donne dobbiamo garantire reali possibilità di autonomia, attraverso percorsi di integrazione sociale e sbocchi professionali che consentano di costruire un nuovo equilibrio di vita. Senza opportunità lavorative e sostegno continuo, ogni tentativo di emancipazione rischia di restare incompiuto.»
A seguire, Gilda Tramontano, dirigente Anief, ha evidenziato: «È necessario sviluppare programmi che mettano in rete formazione, servizi sociali, centri antiviolenza e mondo del lavoro. L’autonomia economica è il vero argine alla violenza e alla dipendenza. La collaborazione tra sindacati, istituzioni e realtà del territorio è fondamentale per offrire competenze, opportunità e un supporto concreto, rafforzando in modo stabile l’intero sistema di protezione.»
Dall’approfondimento é emersa una direzione chiara: superare l’approccio emergenziale e costruire, proprio a Caserta, un modello avanzato che unisca tutela, integrazione e nuove prospettive professionali, offrendo alle donne gli strumenti necessari per riconquistare libertà e indipendenza.
