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La Campania entra ufficialmente nelle ore chiave del suo weekend elettorale e la prima fotografia dell’affluenza parla chiaro: alle 12 di domenica, solo l’8,25% degli aventi diritto si è recato alle urne. Un dato che segna un calo evidente rispetto alla precedente tornata, quando alla stessa ora la partecipazione aveva superato l’11%.
Questa prima rilevazione si inserisce in un contesto politico particolarmente denso, con sei candidati in corsa per la guida della Regione: Carlo Arnese, Stefano Bandecchi, Nicola Campanile, Edmondo Cirielli, Roberto Fico e Giuliano Granato. Una sfida che si gioca su più livelli – amministrativo, territoriale, identitario – e che misura anche la distanza crescente tra cittadini e istituzioni.
Il quadro provinciale: dove si vota di più (e dove di meno)
Il dettaglio per provincia conferma un trend uniforme verso il basso:
• Avellino: 7,04% (precedente 9,55%)
• Benevento: 7,33% (precedente 10,06%)
• Caserta: 8,25% (precedente 11,21%)
• Napoli: 8,58% (precedente 11,84%)
• Salerno: 8,20% (precedente 11,24%)
Si tratta di una fotografia simile nei cinque territori: netto rallentamento della partecipazione, con punte minime nell’Irpinia e nell’area sannita e livelli leggermente più alti nell’area metropolitana di Napoli, pur sempre inferiori al passato.
Un test politico ad alta sensibilità
In un clima che ricorda da vicino le analisi delle testate americane nei giorni elettorali, la bassa affluenza delle prime ore viene letta come un indicatore significativo: disaffezione? prudenza? attesa? Le prossime rilevazioni diranno se si tratta di un semplice “avvio lento” o se la partecipazione continuerà a restare sotto la soglia psicologica del 10%.
Intanto, i candidati hanno già espresso il loro voto. Tra loro anche Roberto Fico, leader della coalizione di centrosinistra, che ha votato nel suo seggio a Posillipo, in un clima di normalità istituzionale.
La lunga diretta mediatica
L’attenzione resta altissima anche sul fronte informativo: diverse emittenti regionali, tra cui Canale 21, hanno avviato maratone elettorali in stile “election night” per seguire la doppia giornata di voto, con inviati distribuiti tra Napoli, le quattro province e i comitati dei candidati principali.
Verso le 23: la vera prova
L’affluenza delle 12 rappresenta solo il primo scatto di una giornata destinata a cambiare ritmo nelle ore pomeridiane e soprattutto in serata, quando gli elettori storicamente si concentrano ai seggi.
Domani si replica: urne aperte dalle 7 alle 15.
E solo allora, con l’inizio dello spoglio, si capirà se questo 8% delle prime ore era un segnale profondo o solo un preludio a un voto più partecipato.
