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IRPINIA – Una campagna elettorale intesa non soltanto come competizione, ma come percorso di ascolto e incontro. È il senso del viaggio che Maurizio Petrarca ha raccontato attraverso il suo profilo Facebook, dopo aver fatto tappa in quattro centri del territorio: Bagnoli Irpino, Conza della Campania, Teora e Caposele.
Petrarca descrive la campagna elettorale come “narrazione collettiva”, un’occasione per tornare a contatto diretto con le comunità, raccogliere storie, impressioni, richieste e nuove energie. «Una terra che non si rassegna e che vuole contare con fierezza», scrive.
Le tappe
A Bagnoli Irpino, Petrarca parla di una «mattinata intensa» trascorsa con amministratori e amici, ricordando anche una breve sosta all’Agriturismo Il Rivolo, accolto da Vito Fontanella e dalla sua famiglia.
Tanto calore anche a Conza della Campania, dove riferisce di essere stato «travolto da una bellissima ondata di affetto».
A Teora, invece, l’occasione di rivedere «vecchi amici» e riaffermare un legame nato nel percorso politico condiviso negli anni, un cammino fatto di memoria e di progettualità futura. Un ringraziamento particolare è rivolto a Salvatore De Rogatis, per aver organizzato la tappa.
Il viaggio si conclude a Caposele, luogo descritto come «impetuoso come l’acqua che lo rappresenta». Un territorio su cui Petrarca rivendica impegno e dedizione, in continuità con l’amministrazione guidata da Lorenzo Melillo e con tanti amministratori considerati «amici veri». Un pensiero anche ai giovani de La Primavera, definiti «splendide intelligenze al servizio della loro comunità».
Il messaggio
Il filo conduttore del racconto è chiaro:
la politica come relazione reale, non come slogan.
«I simboli sono importanti, ma quello che conta davvero sono le persone», conclude Petrarca.
Un messaggio che rimette al centro l’ascolto, la vicinanza ai territori e la partecipazione, in una fase in cui molte realtà interne dell’Irpinia chiedono di essere rappresentate e valorizzate.






