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Milinkovic-Savic para un rigore, Zambo la decide di testa. Conte guida un Napoli solido e maturo che soffre, colpisce e resta solo in vetta: al Via del Mare tre punti da capolista vera.
Il Napoli di Antonio Conte vince ancora e lo fa con carattere, organizzazione e spirito di squadra. Al Via del Mare finisce 0-1 contro un Lecce combattivo ma impreciso, deciso da un colpo di testa di Frank Zambo Anguissa che regala agli azzurri la vetta solitaria della Serie A in attesa delle partite di Roma, Milan e Inter. È una vittoria pesante, costruita con maturità e cuore, in una serata dove il Napoli mostra tutta la propria solidità, soffrendo quando serve e colpendo nel momento giusto.
Nel primo tempo la gara è bloccata: il Napoli fa la partita, tiene il possesso, ma fatica a trovare spazi. Politano e Olivera vanno vicini al gol, Falcone salva il Lecce con un paio di interventi decisivi. I salentini si difendono compatti e provano a ripartire con Pierotti e Banda, ma la difesa azzurra è attenta e Milinkovic-Savic rimane praticamente inoperoso.
Nella ripresa l’episodio che potrebbe cambiare tutto: l’arbitro Collu, dopo un check al VAR, assegna un rigore al Lecce per un presunto fallo di mano di Juan Jesus. Dal dischetto si presenta il giovane Camarda, ma Milinkovic-Savic si supera e para il tiro con un balzo d’istinto che tiene a galla gli azzurri. È la scintilla che accende il Napoli, che da quel momento alza ritmo e intensità.
Al 69’ arriva il gol che decide la sfida: punizione pennellata di Neres, appena entrato al posto di Lang, e Anguissa svetta più in alto di tutti battendo Falcone con un colpo di testa imperioso, complice una deviazione di Gaspar. È il gol che vale tre punti e il primo posto in solitaria. Da lì in avanti la squadra di Conte controlla, soffre il giusto, difende con ordine e porta a casa una vittoria da squadra vera.
Buone notizie anche dall’infermeria: rientra Hojlund dopo lo stop, mentre Lang esce per un fastidio muscolare. Gli azzurri scendono in campo con la nuova maglia speciale dedicata ad Halloween, un design unico che richiama la tradizione partenopea e il culto dei defunti, simbolo di identità e appartenenza.
Con questa vittoria il Napoli resta in testa alla classifica e manda un messaggio forte al campionato: la squadra di Conte cresce, è solida, concreta e sa vincere anche le partite complicate. E se Anguissa continua a essere questo, per gli azzurri il futuro può davvero essere luminoso.
Lecce (4-3-3): Falcone; Veiga, Gaspar, Gabriel, Gallo; Berisha (32’ st Pierret), Ramadani, Coulibaly (32’ st Maleh); Pierotti (1’ st Tete Morente), Camarda (25’ st Stulic), Banda (20’ st N’Dri).
All.: Di Francesco
Napoli (4-3-3): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Buongiorno, Juan Jesus, Olivera (16’ st Spinazzola); Anguissa, Gilmour, Elmas (40’ st Gutierrez); Politano (16’ st McTominay), Lucca (16’ st Hojlund), Lang (3’ st Neres).
All.: Conte
Arbitro: Collu (Cagliari)
Marcatori: 69’ Anguissa (N)
Ammoniti: Olivera (N), Ramadani (L), N’Dri (L)
Note: Milinkovic-Savic para un rigore a Camarda al 56’
Lecce 0 – 1 Napoli. Vince Conte, segna Anguissa, il Napoli resta lassù. Con carattere, grinta e spirito da capolista. 
