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NAPOLI — Domani sarà la prima vera prova di confronto per Roberto Fico e la coalizione di centrosinistra che lo sostiene nella corsa a Palazzo Santa Lucia. Il candidato presidente incontrerà a Napoli i rappresentanti dei partiti e dei movimenti che compongono l’alleanza. Sul tavolo, due questioni che già alla vigilia si annunciano centrali: la riduzione del numero delle liste e l’applicazione del cosiddetto codice etico.
La strategia: snellire la coalizione
Fico sta valutando un ridimensionamento dell’architettura elettorale. L’idea sarebbe quella di puntare su una coalizione a trazione politica, limitata ai simboli dei principali partiti del centrosinistra, rinunciando persino alla lista del presidente. Una scelta che andrebbe nella direzione di una maggiore compattezza, ma che rischia di lasciare sul terreno alcune forze minori.
Non mancano, infatti, le difficoltà logistiche. Alcune liste faticano a reperire candidature solide in tutto il territorio regionale, anche per la forte capacità di attrazione esercitata dai partiti maggiori, in grado di catalizzare risorse ed energie.
Il tema sensibile delle “liste pulite”
Altro nodo delicato è quello del codice etico che Fico intende proporre agli alleati. Un documento che, nelle intenzioni, dovrebbe fissare regole stringenti per la selezione delle candidature, garantendo il rispetto del principio di legalità e trasparenza. Dopo il recente “caso Ricci” nelle Marche, il dibattito appare destinato a infiammarsi.
Il confronto potrebbe dunque rivelarsi acceso e non privo di tensioni. La sfida di Fico sarà quella di trovare un punto di equilibrio tra esigenze di rappresentanza, compattezza della coalizione e credibilità dell’offerta politica.
Domani si capirà se il centrosinistra campano riuscirà a presentarsi come un blocco coeso o se i distinguo interni finiranno per rallentare la corsa verso le urne.
