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Avellino. Il Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl di Avellino promuove un’importante iniziativa formativa dedicata all’approccio EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing – Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari), una tecnica psicoterapica innovativa e riconosciuta a livello internazionale per il trattamento dei traumi e delle problematiche legate allo stress.
L’evento si svolgerà il 18 e 19 settembre presso l’Aula Pastore della sede Asl di via degli Imbimbo.
Un approccio basato sull’evidenza scientifica
La terapia EMDR si concentra sul ricordo dell’esperienza traumatica e, tramite movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata bilaterale, consente di rielaborare i ricordi disturbanti. È un metodo psicoterapico standardizzato e interattivo, supportato da numerosi studi scientifici e sperimentazioni cliniche, che ne hanno dimostrato l’efficacia nel trattamento di disturbi da stress post-traumatico (PTSD), depressione, ansia, fobie, lutto acuto, sintomi somatici e dipendenze.
Il corso di formazione
Il corso, dal titolo “Psicotraumatologia PTSD, epigenetica e cura del trauma: nuove prospettive di guarigione e terapia EMDR”, è accreditato dal provider Asl con 10 crediti formativi. A condurre i lavori sarà la dott.ssa Raffaella Parrotta, terapeuta EMDR Practitioner.
Il percorso è destinato a un’ampia platea di professionisti della sanità impegnati nella presa in carico del paziente: medici, psicologi, psicoterapeuti, logopedisti, fisioterapisti, infermieri e infermieri pediatrici, tecnici della riabilitazione psichiatrica, educatori professionali, terapisti occupazionali, terapisti della neuro-psicomotricità dell’età evolutiva e tecnici di neurofisiopatologia.
Un passo avanti nella cura del trauma
Con questa iniziativa, l’Asl di Avellino conferma la propria attenzione all’aggiornamento continuo degli operatori sanitari e alla diffusione di metodologie innovative nella cura del trauma. La terapia EMDR rappresenta, infatti, una nuova prospettiva di guarigione, capace di integrare la dimensione clinica con strumenti mirati a migliorare la qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie.
