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di Antonio Vecchione
La “Festa della Nocciola” è un prestigioso appuntamento del Settembre Baianese a cura della Pro Loco. Il suo prestigio è ormai famoso a livello regionale ed è ufficialmente riconosciuto dall’UNPLI con l’assegnazione, nel 2019, della certificazione di “Sagra di qualità” nel corso di una cerimonia di premiazione tenutasi nel Senato della Repubblica. Un marchio distintivo che caratterizza le sagre che rappresentano storia e tradizione del territorio e che perseguono lo sviluppo delle comunità a cui appartengono con la promozione delle risorse locali. Il legàme con la propria terra è dimostrato dalla mobilitazione popolare per la preparazione della festa. Anziani e giovani, professionisti e dilettanti, uomini e donne, si attivano per predisporre tutto quanto necessario per accogliere varie migliaia di ospiti, in un clima di affettuosa solidarietà, di spirito di sacrificio, di piacere collettivo nel vivere insieme questi momenti, Almeno un centinaio di volontari animano la squadra che scende in campo, oltre a un altro centinaio di ragazzi che offrono il loro contributo di servizio nei tre giorni di festa. Una dimostrazione di forza di una comunità viva, che si riconosce e dimostra orgogliosamente competenza, capacità innovative, fantasia, professionalità e lungimiranza e, soprattutto, consapevolezza della propria identità. La bellezza dello scenario che ospita la festa costituisce un valore aggiunto: la villa comunale con i suoi verdi viali, gli alberi di alto fusto arricchiti di decorazioni colorate e creative, l’ampia piazza S. Stefano con il nostro Santo Protettore che vigila ed è certamente felice del suo popolo. Il programma 2025 spazia da venerdì 12 a domenica 14, giorno che prevede anche il pranzo.
Il menù a base di nocciole messo a punto in questi anni è particolarmente apprezzato. Tra i piatti più richiesti la pasta al pesto di nocciola, una specialità esclusiva che può essere gustata solo a Baiano. I secondi non sono da meno: carne con crema di nocciola, panini gourmet, taglieri di salumi e formaggi, al caciocavallo impiccato e alle tradizionali pizze montanare con varianti alla crema di nocciola. Dolci e torrone alla nocciola come finale.















