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NAPOLI – Una nave chimichiera battente bandiera liberiana è stata bloccata nel porto di Napoli dopo un’ispezione che ha messo in luce carenze definite “gravi” dalle autorità marittime italiane.
Lunga circa 150 metri, con una stazza di 12 mila tonnellate, l’imbarcazione era arrivata nello scalo partenopeo per operazioni commerciali. Aveva appena completato lo scarico di olio di palma quando la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, attraverso il nucleo ispettivo del Port State Control, ha effettuato un controllo a bordo.
Il rapporto parla di sette irregolarità, alcune delle quali considerate critiche: riguardano la preparazione dell’equipaggio in caso di emergenze in mare e le condizioni di vita dei marittimi durante la permanenza a bordo.
Il fermo amministrativo rimarrà in vigore fino a quando l’armatore non avrà corretto le anomalie e non sarà effettuata una nuova verifica. Solo allora la nave potrà lasciare Napoli.
Il caso mette in evidenza l’importanza dei controlli PSC, strumenti fondamentali a livello internazionale per prevenire rischi ambientali e incidenti in mare. Negli ultimi anni, le autorità italiane hanno intensificato i monitoraggi su unità straniere che approdano nei principali porti, Napoli compreso, con l’obiettivo di far rispettare standard minimi di sicurezza e tutela del personale marittimo.
