Benevento Città Spettacolo, tavola rotonda del CERSVOLAB sul riconoscimento dell’ Irpinia – Sannio    come “ Capitale del Dono 2025 “.

Benevento Città Spettacolo, tavola rotonda del CERSVOLAB sul riconoscimento dell’ Irpinia – Sannio    come “ Capitale del Dono 2025 “.

Una tavola rotonda, si è tenuta a Benevento  la sera del 29 agosto 2025 al vico Noce, tra gli eventi inseriti nel programma del Festival “Benevento Città Spettacolo “. Il vico Noce, situato di fronte al teatro comunale, è famoso perché ospita gallerie d’arte dove espongono le loro opere pittori e scultori, quindi una location, più che adatta ad ospitare la tavola rotonda del CERVOLAB Irpinia Sannio, sul riconoscimento “ dell’ Irpinia Sannio, come Capitale Italiana del Dono 2025”, quindi un connubio arte e volontariato, vi hanno preso parte.

  • Raffaele Amore – Presidente CSVV Irpinia Sannio.
  • Pasquale Orlando – Consigliere CSV Irpinia Sannio.
  • Giuseppe Chiusolo – Scrittore e ideatore della manifestazione.

Ha introdotto il dibattito,  Giuseppe Chiusolo, che ha parlato: della sua scelta di tenere il convegno nel vico Noce, noto per la presenza di sale mostre e la continua presenza di artisti. Ha fatto seguito una domanda a Pasquale Orlando, sulle opportunità, che possono aspettarsi le aree interne dell’Irpinia e del Sannio, sul riconoscimento di Capitale Italiana del Dono 2025, e se l’arte può inserirsi cui ne riportiamo una sintesi:

Pasquale Orlando: “ la ricchezza di questo risultato di riconoscimento, può portare benefici all’ Irpinia e al Sannio. Quando il centro Servizi di volontariato  interviene in una fase in cui le zone interne sono martoriati, e mi riferisco a questi ultimi giorni in cui hanno lanciato in campo un documento riferito alle zone interne. Le periferie, non si sono solo desertificate esse sono le periferie del paese da nord al sud. Il sud però, si parla di doppio segno, perché insieme alla denatalità e all’abbandono dei territori c’è uno spopolamento grave. Noi abbiamo dei paesi della nostra provincia, bellissimi dal punto di vista architettonico, storico e culturale, ma non trovi una persona. In uno di essi, hanno la Colonna Infame e nessuno la va a vedere. Quindi una opportunità da non perdere, per giovani e anziani.   Non solo bellezza ed estetica, dunque, ma un modello artistico e culturale innovativo, che favorisce nuove relazioni, crea occasioni d’incontro e genera nuove forme di appartenenza. È una originale progettazione che vede coinvolte Organizzazioni territoriali, Associazioni culturali e illuminati imprenditori nella promozione delle diverse espressioni “.

Ha concluso Raffaele Amore, che nel suo lungo e dettagliato intervento ha tra l’altro detto: “ Siamo a vico Noce il vico più bello di Benevento, dove l’arte è visiva, essa valorizza e fa vivere i nostri luoghi. In sostanza come cittadini le cose fondamentali da mettere in atto, sono quelle di contrastare di quelle zone che in qualche modo interagiscono con le nostre cose. Io sono convinto, lo diceva prima Pasquale, che per contrastare lo spopolamento, per contrastare la desertificazione delle nostre aree interne, va creata comunità. Non servono soldi, non servono imprese, ma serve solamente creare comunità. Oggi io vivo in un paese Frasso Telesino che sta a 50 chilometri da Napoli, dove intorno a noi vivono due milioni e mezzo di persone, e se noi come comunità riusciamo a trasmettere a una parte di quei due milioni e mezzo di persone che stanno a 50 chilometri dalle nostre montagne noi e io penso, riusciremo a far rivivere quei luoghi. Se solo riusciamo a comunicare bene, che vivere in questi posti si vive meglio, è possibile creare comunità.e risolvere il problema delle aree interne. E questo, un ruolo fondamentale ce l’hanno il mondo del CSV, La parte sociale di questi territori. Il CERVOLAB, in questi anni in maniera continua sta cercando di costruire una rete di associazioni, che guardano in questa direzione. Si pongono questo obiettivo, perché io ritengo che non possiamo affidare una problematica così importante, come quella delle aree interne, non possiamo dare la colpa se non si risolve, al lavoro e alle  istituzioni che dovrebbero fare delle cose. Se vogliamo superare e fare delle cose, dobbiamo farlo insieme alle istituzioni. Perchè, nessuno si salva da solo e nessuno può trovare soluzioni efficaci difficili. Riguardo alla Capitale del Dono 2025, debbo ringraziare l’ Istituto Nazionale del Dono, che ha sede a Milano. Quest’anno, festeggia il ventennale e festeggia il decennale dell’istituzione da parte di una legge nazionale, della giornata del Dono che è il 4 ottobre di ogni anno. La soddisfazione è doppia, perché noi, non solo siamo stati scelti come Capitale del Dono 2025, che è una grande soddisfazione. Ma, la soddisfazione è esserci nell’anno in cui cade il decennale della Capitale del Dono “.

L’intervento del Presidente Amore, è continuato con la lunga disamina dettagliata di tutte le manifestazioni pubbliche, che si terranno con periodicità fino al 2,3 e 4 ottobre, che saranno le giornate clou dell’evento e che si terranno a Pietrelcina (BN), il paese natale di San Pio.     

Un confronto senz’altro interessante che ne è scaturito, e per dare, maggiore concretezza alla discussione è stata la partecipazione  della consigliera Antonietta Raduazzo e del consigliere nazionale delle ACLI Filiberto Parente, davanti ad un pubblico variegato ed attento.

Carmine MartinoBenevento Città Spettacolo, tavola rotonda del CERSVOLAB sul riconoscimento dell’ Irpinia – Sannio    come “ Capitale del Dono 2025 “. Benevento Città Spettacolo, tavola rotonda del CERSVOLAB sul riconoscimento dell’ Irpinia – Sannio    come “ Capitale del Dono 2025 “.