Mugnano del Cardinale, il capogruppo di Nuova Alleanza Popolare attacca l’amministrazione: “Una messa in scena, i cittadini meritano chiarezza”

Mugnano del Cardinale, il capogruppo di Nuova Alleanza Popolare attacca l’amministrazione: “Una messa in scena, i cittadini meritano chiarezza”

Mugnano del Cardinale, 31 agosto 2025 – Si accende il dibattito politico a Mugnano del Cardinale. A intervenire con una dura presa di posizione è il capogruppo di Nuova Alleanza Popolare, Filomeno Caruso, medico specialista in idrologia medica e attivo in numerose associazioni civiche e ambientali, tra cui Lotta per la Vita, Ultimi per la Legalità, Ascolto Donna, ISDE Medici per l’Ambiente.

“Nota alla Procura? Fumo negli occhi”

Il consigliere, riferendosi all’iniziativa dell’assessore Valentino, ha dichiarato:
«In qualità di medico e rappresentante dei cittadini, ho il dovere di smascherare questa messa in scena. Inviare una nota alla Procura, della quale vorremo avere traccia, è un tentativo di ingannare la cittadinanza: fumo negli occhi, nient’altro».

Pur riconoscendo la buona fede dell’assessore, il capogruppo ha sottolineato come Mugnano, essendo Comune partecipato di Alto Calore Servizi (ACS), non possa sottrarsi alle proprie responsabilità:
«Il dott. Airoma aprirà sicuramente un fascicolo – ha aggiunto – e il Sindaco sarà chiamato come persona informata sui fatti, e spero non solo su quelli relativi all’acqua».

Il nodo del pozzo di Sirignano

Nel mirino anche la gestione del pozzo di Sirignano, presentato in passato come soluzione al problema idrico:
«Il Sindaco Napolitano arrivò persino a citare il Cantico delle Creature, parlando di acqua “casta, pura e preziosa”. Oggi, invece, quell’acqua costa cara al Comune e ai cittadini: soldi pubblici sprecati, senza aver risolto nulla».

Il capogruppo ha annunciato che insieme al suo gruppo valuterà la possibilità di inviare una nota alla Corte dei Conti per fare piena luce sull’utilizzo delle risorse.

“Prima la diagnosi, poi la cura”

Con un paragone legato alla sua professione, ha concluso: «In medicina prima si fa la diagnosi e poi si cerca la cura. La vostra, invece, è stata quella di uscire sui giornali dopo aver scritto alla Procura, fingendo di salvare il salvabile. È una presa in giro. Abbiate il coraggio di un mea culpa e dimettetevi. Noi vi aspettiamo in Consiglio comunale, per un confronto pacato e trasparente. I cittadini meritano verità, non pezze peggiori del buco».