Luigi Giuliano fa ritorno a Forcella sotto sorveglianza dello Stato: ex collaboratore di giustizia rientra nel quartiere dopo oltre vent’anni

Luigi Giuliano fa ritorno a Forcella sotto sorveglianza dello Stato: ex collaboratore di giustizia rientra nel quartiere dopo oltre vent’anni

NAPOLI – Luigi Giuliano, noto come ’o re ’e Forcella, è tornato nel cuore del suo quartiere dopo oltre vent’anni di protezione come collaboratore di giustizia. Uscito dalla località protetta in Molise, Giuliano vive ora sotto regime di libertà vigilata e sarà sorvegliato dagli agenti del commissariato Vicaria-Mercato.

Classe 1949, Giuliano ha guidato il clan Giuliano dagli anni Settanta, diventando uno dei boss più potenti della cosiddetta “vecchia camorra”. Il suo potere si consolidava grazie a carisma, alleanze strategiche e legami con la società civile, tra cui la storica amicizia con Diego Armando Maradona durante gli anni dei primi scudetti del Napoli. La sua carriera criminale è stata segnata da scontri con la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo e dalla successiva adesione alla Nuova Famiglia, cartello di famiglie storiche come i Nuvoletta e gli Alfieri.

Il 2002 segnò la svolta: Giuliano decise di collaborare con la giustizia, contribuendo a smantellare il potere militare del clan e rivelando alleanze e affari della camorra del periodo. Dietro l’immagine del boss, Giuliano coltiva una passione per la scrittura e la poesia, un lato inatteso emerso durante gli anni di collaborazione.

Il ritorno a Forcella, seppure sotto il controllo dello Stato, non è passato inosservato. Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha commentato: «Luigi Giuliano, noto come il Re di Forcella, ritorna nel suo quartiere dopo oltre vent’anni vissuti sotto protezione da collaboratore di giustizia. Non possiamo dimenticare che Luigi Giuliano ha distrutto Forcella. Riteniamo che farlo tornare proprio lì possa essere un grande rischio e chi ha preso questa decisione si è assunto una grande responsabilità. Temiamo sempre che questi soggetti, nonostante siano stati collaboratori di giustizia per lungo tempo, possano tornare ad avere influenza negativa su un territorio già fragile e complesso».

Il suo ritorno, tra memoria e timore, riaccende i fantasmi di un quartiere che ha conosciuto la sua influenza e che oggi osserva con attenzione l’ex “re” della camorra.