La Campania è a rischio desertificazione: cause, conseguenze e solite

La Campania è a rischio desertificazione: cause, conseguenze e solite

L’Italia sta affrontando una delle crisi idriche più gravi degli ultimi anni, con oltre un quinto del territorio nazionale a rischio desertificazione. Temperature elevate, inquinamento, cambiamenti climatici e scarse precipitazioni sono tra le principali cause di questa emergenza, i cui effetti sono ormai sotto gli occhi di tutti e le cui conseguenze future potrebbero essere drammatiche.

La crisi idrica in Campania

Nell’estate del 2023, il Po era in secca, sulle Alpi mancava la neve e i bacini del Cilento e del Lago di Conza registravano un calo preoccupante. A distanza di tre stagioni, la situazione non è migliorata, e la siccità sta diventando una minaccia costante per il nostro Paese.

Secondo SkyTg24, l’Italia tra i Paesi con più punti caldi nella mappa globale.

Anche in Campania, gli eventi di siccità estrema stanno diventando sempre più frequenti, mettendo a dura prova le risorse idriche della regione. I principali fiumi della Campania settentrionale – il Sele, il Volturno e il Garigliano – da oltre quattro anni registrano livelli criticamente bassi.

La provincia di Avellino, con il suo vasto bacino idrico, è storicamente la principale fonte di approvvigionamento per gran parte della regione, inclusa Napoli e persino la Puglia.

Tuttavia, anche in Irpinia si assiste a una crescente razionalizzazione dell’acqua, complice la scarsa manutenzione delle infrastrutture idriche che porta a ingenti dispersioni lungo la rete di distribuzione.

L’allarme sulla desertificazione e i suoi effetti

Le ripercussioni della siccità non sono solo ambientali, ma anche economiche e sociali. L’acqua è una risorsa fondamentale per l’agricoltura, l’industria e la vita quotidiana, e la sua carenza genera danni significativi a lungo termine:

  • Degrado del suolo: la siccità porta a una progressiva impoverimento del terreno, con una ridotta capacità di trattenere acqua e nutrienti.
  • Perdite in agricoltura: la mancanza di piogge e il razionamento dell’acqua minacciano le coltivazioni, mettendo a rischio l’economia locale.
  • Aumento della temperatura urbana: la riduzione della vegetazione e dei bacini idrici porta a un incremento delle isole di calore nelle città.

Le soluzioni devono partire sia da politiche governative strutturate sia da un uso più consapevole delle risorse idriche da parte di cittadini e aziende.

Cosa possiamo fare per contrastare lo spreco d’acqua?

Il futuro dell’acqua è anche nelle nostre mani. Ognuno di noi può contribuire a ridurre il consumo e a preservare questa risorsa fondamentale con semplici gesti quotidiani.

Consigli per risparmiare acqua in casa

  • Evitare di sciacquare i piatti prima di metterli in lavastoviglie, risparmiando fino a 38 litri d’acqua per lavaggio.
  • Installare riduttori di flusso nei rubinetti e soffioni della doccia, per abbattere il consumo d’acqua fino al 50%.
  • Riutilizzare l’acqua di lavaggio di frutta e verdura per irrigare le piante.
  • Scegliere elettrodomestici a basso consumo idrico, come lavatrici e lavastoviglie di classe energetica elevata.

Risparmiare acqua in agricoltura

  • Utilizzare sistemi di irrigazione interrata o a goccia per ridurre l’evaporazione e distribuire l’acqua in modo più mirato.
  • Coltivare piante resistenti alla siccità, come graminacee e varietà autoctone meno esigenti in termini di irrigazione.
  • Recuperare e riutilizzare l’acqua piovana, integrandola nei sistemi di irrigazione aziendali. Si possono installare dei serbatoi in polietilene per immagazzinare l’acqua per poi utilizzarla nei periodi più critici.
  • Ottimizzare la gestione del suolo, migliorando la capacità di trattenere l’umidità con tecniche come la pacciamatura naturale.

Efficienza idrica per le aziende

  • Monitorare i consumi e implementare tecnologie di riciclo dell’acqua nei processi produttivi.
  • Utilizzare impianti di depurazione per riutilizzare l’acqua di scarto.
  • Evitare sprechi nei processi di raffreddamento e pulizia industriale attraverso il recupero e la filtrazione dell’acqua.
  • Promuovere iniziative aziendali per la riduzione dello spreco idrico, sensibilizzando dipendenti e stakeholder.

Un futuro sostenibile: il ruolo delle istituzioni e delle politiche ambientali

L’allarme sulla crisi idrica globale è stato lanciato da tempo, tanto che l’ONU ha istituito la Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione e alla Siccità il 17 giugno. Inoltre, nel PNRR sono stati previsti oltre 4,3 miliardi di euro di investimenti per il settore idrico, volti a migliorare la gestione delle risorse e a ridurre le perdite nelle reti di distribuzione.

Tuttavia, queste misure non bastano: è necessario un cambiamento culturale che porti a un uso più consapevole e responsabile dell’acqua. Ognuno di noi ha un ruolo cruciale in questa sfida e con piccoli accorgimenti quotidiani possiamo fare la differenza per garantire alle future generazioni una risorsa fondamentale come l’acqua.

Con il giusto impegno collettivo, possiamo preservare il nostro patrimonio idrico e affrontare le sfide della siccità e della desertificazione con maggiore consapevolezza e azioni concrete.