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Il comune di Avella, incastonato tra i monti dell’Irpinia, sta vivendo una vera e propria rinascita turistica. Negli ultimi anni, il territorio ha registrato un significativo incremento delle presenze, grazie a un’offerta sempre più variegata che combina patrimonio storico, natura incontaminata ed eventi culturali di qualità.
Crescono i numeri del turismo culturale
Dopo il +5% di presenze registrato in Campania nel 2022, anche Avella ha iniziato a vedere i primi segnali concreti di crescita. I dati ufficiali divulgati dal comune raccontano una tendenza costante: nel 2023 sono state 12.460 le presenze registrate tra il Castello di San Michele, le Grotte e gli altri luoghi della cultura. Nel 2024 il numero è salito a 17.679, segnando un incremento del 42% in un solo anno.
Il fascino del patrimonio archeologico e artistico di Avella – che comprende il maestoso Anfiteatro Romano, il Museo Archeologico, il Palazzo Ducale, le Tombe Romane e il già citato Castello – si unisce all’intensificarsi di iniziative culturali di richiamo. Sempre più affollati gli appuntamenti con concerti, spettacoli teatrali, show musicali e incontri con grandi nomi del jazz, che animano i fine settimana e attirano un pubblico eterogeneo.
Il richiamo della natura e del turismo esperienziale
Parallelamente alla crescita dell’interesse per i beni culturali, Avella sta diventando meta privilegiata anche per gli amanti del turismo naturalistico. Sempre più frequentati i sentieri escursionistici, le aree verdi recentemente valorizzate – come il Parco San Pietro e La Pineta il Fusaro – e le attività outdoor tra cui l’arrampicata.
Un turismo lento, sostenibile e autentico: è questa la formula vincente che porta sempre più visitatori anche verso le località minori e meno conosciute del territorio. Tra il 2023 e il 2024 si registra un +15% di presenze in borghi, piccoli musei e aree interne, preferite da chi fugge dal turismo di massa per immergersi in esperienze genuine a contatto con la natura e la comunità locale.
Accoglienza internazionale e nuove sinergie
A consolidare questa crescita anche l’efficace rete di accoglienza sviluppata grazie alla rete Host Family, che continua a ospitare studenti provenienti dalla Francia, e alle intese con tour operator specializzati in incoming. Sono sempre più frequenti i gruppi organizzati in arrivo dall’estero, attratti dal connubio tra storia, paesaggi e tradizioni enogastronomiche.
Guardando al futuro, Avella punta anche a una dimensione europea. È già stato annunciato un importante progetto culturale che, entro il 2026, collegherà simbolicamente e turisticamente Avella con Atene. Un “ponte culturale” che mira a valorizzare le radici storiche comuni e a promuovere nuovi itinerari di scoperta tra Mediterraneo e Magna Grecia.
Avella si afferma così come un esempio virtuoso di rilancio turistico nelle aree interne del Sud Italia. Grazie a una strategia che punta su cultura, natura e sostenibilità, il piccolo comune campano sta diventando una destinazione sempre più apprezzata, capace di attrarre visitatori italiani e stranieri in cerca di bellezza, autenticità e nuove emozioni da vivere.
