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ALTAVILLA IRPINA – Come ogni anno, il 24 agosto Altavilla si è trasformata in un luogo di profonda spiritualità e intensa partecipazione popolare grazie alla Festa dei Battenti di San Pellegrino, una delle tradizioni religiose più suggestive e conosciute dell’Irpinia.
I Battenti, vestiti di bianco e con il volto coperto da un cappuccio, percorrono le strade del paese battendosi il petto con un antico strumento in ferro, gesto simbolico di penitenza e devozione. Un rito che affonda le radici nei secoli e che continua ad attirare fedeli e curiosi, affascinati dalla forza e dal mistero di questa manifestazione.
La sfilata e la fede
La giornata del 24 agosto è interamente dedicata al Patrono San Pellegrino Martire, venerato ad Altavilla come protettore e guida spirituale. Dopo le celebrazioni religiose, la processione si intreccia con il pellegrinaggio dei Battenti, che rappresentano una delle immagini più forti della fede popolare.
Tra i gruppi presenti quest’anno, hanno partecipato anche i Battenti di Avella, che con grande devozione hanno voluto rendere omaggio a San Pellegrino, rafforzando un legame di fede e tradizione che unisce i diversi paesi dell’Irpinia. La loro presenza ha rappresentato un momento significativo, dimostrando come questa pratica penitenziale sia sentita e condivisa anche oltre i confini comunali.
Una tradizione che resiste
La Festa dei Battenti di San Pellegrino non è solo un evento religioso, ma anche un’occasione di incontro e memoria collettiva. Ogni anno, centinaia di fedeli e visitatori affollano Altavilla per assistere a una delle manifestazioni più intense e suggestive della religiosità popolare campana.
Una tradizione che resiste al tempo, capace di trasmettere ancora oggi il valore della fede, del sacrificio e della comunità.

