All’ I.C. “Mons.P.Guerriero” di Avella torna LIBRIAMOCI. Giornate di lettura nelle scuole dal 15 al 20 novembre.

All’ I.C. “Mons.P.Guerriero” di Avella torna LIBRIAMOCI. Giornate di lettura nelle scuole dal 15 al 20 novembre.

Ormai all’ottava edizione, LIBRIAMOCI, l’iniziativa del Centro per il libro e la lettura, nata da un Protocollo d’Intesa tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero della Cultura, invita a ideare e organizzare iniziative di lettura a voce alta, sia in presenza che a distanza, volte a stimolare nelle studentesse e negli studenti il piacere di leggere, visto come occasione non solo di svago, ma anche come strumento di crescita. I filoni tematici ai quali, eventualmente, docenti, lettori e alunni, possono ispirarsi per le loro attività sono tre: il gioco del mondo, dedicato alle tante possibilità di interpretazione del mondo che ci circonda; il gioco dei sé, che si apre alle infinite possibilità dell’immaginazione; infine giochi diVersi, che permette di combinare parole e suoni, dando vita a espressioni e forme sempre diverse. Ricchissimo e articolato il programma proposto dall’ I.C. “Mons.P.Guerriero”, che si snoderà dal 15 al 20 novembre e che coinvolgerà gli alunni e i docenti della scuola primaria e della scuola secondaria di I Grado. Tra i titoli da cui saranno tratte le letture ad alta voce e le relative attività ritroviamo (solo per citarne alcune): Il piccolo principe di A. De Saint-Exupery, Il gabbiano Jonathan Livingston di R.Bach, Favole al telefono di G.Rodari, Quelli che credono ai sogni di L.Frescura, per la Scuola Primaria; La solitudine dei numeri primi P.Giordano, Storia di  Malala di V.Mazza, Nel mare ci sono i coccodrilli di F.Geda, Enfin chez moi di K.Bebey, per la scuola Secondaria di I Grado. La lettura è dunque nuovamente messa al centro del progetto educativo e didattico promosso dalla scuola. È strumento necessario per la formazione umana. È specchio e mezzo per giungere alla comprensione, all’ascolto attento di ciò che ci circonda e alla pacificazione.
“Per sognare non bisogna chiudere gli occhi, bisogna leggere”.