Polverificio Borbonico di Scafati, il consigliere comunale Michele Russo chiede chiarezza: “Trasparenza sulla gestione e i lavori in corso da parte della direzione del Parco Archeologico di Pompei”

Polverificio Borbonico di Scafati, il consigliere comunale Michele Russo chiede chiarezza: Trasparenza sulla gestione e i lavori in corso da parte della direzione del Parco Archeologico di Pompei

A chiedere verità sulle attività nel luogo simbolo della città di Scafati è Michele Russo, consigliere comunale del gruppo “Insieme per Scafati”. “Come riportato su un cartello di cantiere affisso sul muro di cinta, lato ovest, della struttura sono in corso dei lavori di “manutenzione straordinaria dell’ex Real Polverificio Borbonico di Scafati. Riqualificazione e messa in sicurezza dell’area sudoccidentale del Parco, corrispondente agli antichi fondi Ametrano-Vitiello-Di Palma e Durazzano con accesso da via Astolelle nel Comune di Pompei”. Inoltre, si è venuti a conoscenza che l’Ente appaltante è il Parco Archeologico di Pompei nella persona del direttore generale Dr. Gabriel Zuchtriegel, con l’importo contrattuale del cantiere che è dichiarato in 614.926,25 euro oltre oneri della sicurezza per circa 13mila euro. Inoltre, tra i lavori in corso di realizzazione sono evidenti anche modifiche agli accessi ed a manufatti interni. Questo, nonostante il parco in oggetto ricada tra i beni sottoposti alla tutela ambientale e paesaggistica”, ha detto Russo.

Per questo Russo, chiede al Comune scafatese di fare chiarezza sul luogo simbolo della città. “Sarebbe utile capire se l’amministrazione comunale si in possesso degli atti della documentazione in base a cui la gestione del Parco del Polverificio sia in capo alla Parco Archeologico di Pompei, gli estremi dell’atto di concessione in uso o gestione al Comune di Scafati dell’edificio del Real Polverificio e se tale atto sia ancora in corso di validità e quale ne sia la eventuale scadenza. Infine, sarebbe utile capire quali sono gli interventi in corso di esecuzione da parte del Parco Archeologico di Pompei, siano stati notificati al Comune di Scafati e previsti dalla legge che tutela i siti storici”.