Eventi natalizi a Sarno, Crescenzo e Mancuso (Forza Italia) bocciano l’amministrazione comunale

Eventi natalizi a Sarno, Crescenzo e Mancuso (Forza Italia) bocciano lamministrazione comunale

Il Natale si avvicina, ma a Sarno, come ogni anno, sembra che l’amministrazione comunale sia immersa in un sonno profondo, senza un programma definito per gli eventi natalizi e senza luminarie a illuminare le strade. A sollevare la questione sono il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Domenico Crescenzo, e il consigliere comunale Antonio Mancuso, che esprimono la loro delusione per l’assenza di iniziative e il silenzio assordante che pervade Palazzo San Francesco.
“Incredibilmente, come ogni anno, siamo giunti a ridosso del Natale senza alcuna programmazione degli eventi”, dichiarano Crescenzo e Mancuso. “Gli incontri con i commercianti sembrano più un miraggio che una realtà, e le richieste degli operatori economici rimangono spesso senza risposta”.
I due esponenti sarnesi di Forza Italia criticano aspramente la mancanza di trasparenza nel processo di assegnazione delle casette in legno in piazza: “Il costo di queste casette sembra fluttuare come un titolo in borsa, senza chiarezza. E mentre in altri comuni si svolgono bandi specifici, a Sarno non si capisce a chi rivolgersi”.
Crescenzo e Mancuso evidenziano anche l’assenza di luminarie, sottolineando che potrebbero essere le stesse già presenti nelle città circostanti. “La situazione è imbarazzante. Tutti, dai commercianti ai cittadini, attendono un programma natalizio e la Notte Bianca, ma al momento c’è solo un silenzio assordante proveniente dagli uffici dell’Ente Palazzo San Francesco”.
Crescenzo e Mancuso, poi, concludono con una critica alla svolta commerciale dell’attuale maggioranza: “Questa amministrazione comunale sembra offrire il nulla assoluto. Un giorno da leoni durante la Notte Bianca dell’Epifania e il resto dell’anno c’è una città che sembra trasformarsi in un dormitorio. Il commercio soffre, la comunità aspetta e l’amministrazione comunale di Sarno tace.”