QUADRELLE. Il sindaco uscente Lucia Napolitano propone di associarsi per abbattere le spese

QUADRELLE. Il sindaco uscente Lucia Napolitano propone di associarsi per abbattere le spese

QUADRELLE. Il sindaco uscente Lucia Napolitano propone di associarsi per abbattere le speseIl sindaco uscente della lista “Il Ponte”, la dott.ssa  Lucia Napolitano, candidata a consigliere nelle prossime elezioni comunali, non potendo più ricoprire la carica di primo cittadino perché la legge non lo consente per un terzo mandato consecutivo, ha affermato: “Quello che nel baianese dobbiamo abbattere sono i muri di confine che oramai esistono solo  sulla cartina geografica, perché fattivamente siamo un tutt’uno, occorre mettersi insieme, ma realmente, effettivamente e con determinazione, perché i piccoli paesi come Quadrelle rischiano di scomparire perché ormai non hanno più una autonomia, e per dare servizi efficienti occorre associarsi, soprattutto per i servizi essenziali. Questa è una cosa che si parla da tanto tempo, dagli anni settanta sentiamo parlare della Città del Baianese, sono stati fatti tanti tavoli  tra di noi ma alla fine c’è ancora troppo campanilismo, bisogna abbattere questa cultura dell’appartenenza del proprio paese, perché oggi mettendosi insieme ci sarebbe tanto risparmio soprattutto oggi che c’è una crisi economica spaventosa e su questo dobbiamo lavorare per il prossimo futuro. Dopo le elezioni creeremo uno sportello al comune dove a turno ascolteremo i nostri concittadini sulle problematiche che ci verranno ad esporre nonché per chi vorrà rimanere nell’anonimato metteremo una cassetta postale dove imbucare le loro richieste. Stiamo lavorando anche per una energia alternativa, abbiamo già fatto tutto un impianto sulla casa comunale e sulle scuole con l’apposizione di pannelli fotovoltaici ma sicuramente anche per l’illuminazione pubblica, perché alla fine il Comune è una azienda e dobbiamo cercare  di risparmiare ma sempre co la partecipazione dei cittadini. I Comuni oggi hanno solo un ruolo di esattori, perché i soldi che arrivano al comune come Imu, tarsu ecc. ci rimane ben poco.