VALLO DI LAURO. Nuova serie di episodi di violenza criminale.

VALLO DI LAURO. Nuova serie di episodi di violenza criminale.

Nell’anno in cui Libera compie venti anni e il presidio del Vallo di Lauro si appresta a consolidare la propria costituzione, il territorio del Vallo di Lauro – Baianese è segnato da una nuova serie di episodi di violenza criminale. Più volte Libera ha esortato le istituzioni locali e la società civile a non abbassare la  guardia di fronte allo stato di apparente calma degli anni scorsi. Un appello inascoltato. Il drammatico bollettino di questi ultimi due anni, infatti, nel territorio del Baianese e Vallo di Lauro, conta: gli omicidi di Fortunato Miele e Francesco Basile, avvenuti tra Baiano e Sperone alla fine del 2013; il tentato omicidio di Giulio Maffettone (secondo la DDA affiliato al clan Cava e già condannato nel maxiprocesso al gruppo quindicese)  avvenuto a Pago del Vallo Lauro nel settembre 2014, con il ferimento di altre due persone estranee alla vicenda;  l’omicidio di Attilio di Grezia, un trentenne di Mercogliano affiliato al clan Cava, ritrovato cadavere sulle montagne di Mugnano del Cardinale nel gennaio di quest’anno;  infine diversi atti intimidatori a danno di imprese locali.

Tutto questo, secondo la relazione annuale della Direzione Nazionale Antimafia, è riconducibile non solo alla recente scarcerazione di esponenti di spicco dei due clan Cava e Graziano (con una probabile ripresa della faida) ma anche a possibili mutamenti degli assetti criminali, dovuti a nuove alleanze e contrapposizioni, per il controllo del territorio.

È necessario allora un rinnovato impegno, una precisa presa di posizione in direzione della legalità e della trasparenza e non solo da parte della società civile, ma anche e soprattutto da parte degli enti locali che sono il primo riferimento per volume di appalti gestito ed importanza degli affari  amministrati.

Eppure qualche segnale di speranza arriva proprio dal nostro Vallo di Lauro. È trapelato, infatti, che la recente indagine avviata con l’operazione “Santa Cristina”, a prescindere dai successivi risvolti giudiziari, è stata possibile grazie alla denuncia di un imprenditore edile locale, al quale, come Libera Vallo Lauro intendiamo rivolgere tutta la nostra solidarietà, auspicando che, sul suo esempio, altri imprenditori e commercianti locali trovino il coraggio di denunciare  eventuali atti estorsivi ed intimidatori, perpetrati a loro danno da chi vuole imporre il proprio controllo sul nostro territorio.

Libera, infatti, è da sempre al fianco delle vittime del racket e dell’usura,  grazie al punto di ascolto SOS Giustizia attivato presso la Camera di Commercio di Avellino contattabile via mail sportelloavellino@libera.it e al numero  0825694276.