QUINDICI. Benvenuti nel Maglificio 100quindici passi. Foto

QUINDICI. Benvenuti nel Maglificio 100quindici passi. Foto

QUINDICI. Benvenuti nel Maglificio 100quindici passi. FotoQUINDICI. Benvenuti nel Maglificio 100quindici passi. FotoUn “oBenvenuti a casa” ha accolto il numeroso pubblico intervenuto all’inaugurazione del “Maglificio 100quindici passi”, con questa espressione ha esordito il moderatore della serata Francesco Iandolo, referente provinciale di Libera Avellino, subito dopo il taglio del nastro che ha visto protagonisti Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, e a sorpresa l’onorevole Rosy Bindi, Presidente della Commissione parlamentare antimafia, che insieme ad una piccola delegazione ha voluto esprimere la vicinanza del governo, soprattutto dopo gli atti intimidatori che hanno preceduto questo evento.
Speranza, giovani, coraggio, sogno sono state le parole più pronunciate durante gli interventi delle personalità intervenute all’inaugurazione che hanno voluto ringraziare tutti coloro che, a vario titolo, hanno reso possibile la creazione di questa attività, dai singoli volontari alle associazioni, dagli enti alle istituzioni.
La benedizione del Vescovo di Nola, Mons. Beniamino Depalma, ha preceduto i saluti istituzionali del Sindaco di Quindici, Edoardo Rubinaccio, del Prefetto di Avellino, dott. Carlo Sessa, e del Presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosetta D’Amelio. Nei loro interventi è stata messa in evidenza l’importanza di costruire un’immagine positiva del territorio anche grazie all’istituzione del maglificio e le attività portate avanti dai giovani del Vallo di Lauro, in questo modo si potrà restituire dignità ad un territorio che negli anni è stato per troppe volte teatro di attività criminose: il maglificio potrà essere un luogo da cui ripartire per il riscatto dell’intera regione.
Molto intenso è stato l’intervento di Serena Crisci, responsabile del costituente presidio “Libera Vallo Lauro” che fin dall’inizio si è adoperato per la riqualificazione del bene confiscato, che è intervenuta soprattutto sull’atto intimidatorio che ha colpito il maglificio nel giorno precedente all’inaugurazione e che non ha scalfito nemmeno per un attimo le coscienze e le attività di chi lavora e si prende cura della struttura, ma anzi ha dato ancora più coraggio a proseguire in questo impegno. A chiusura del suo intervento ha consegnato ai rappresentanti delle istituzioni un dossier sugli eventi criminosi avvenuti negli ultimi mesi nel Vallo di Lauro proponendo anche l’istituzione di un Osservatorio permanente di legalità e sviluppo, che possa monitorare sui fenomeni criminali che avvengono nel vallo e dare risposte concrete, elaborare strategie più efficaci.
Pasqualino Capolongo, presidente della cooperativa Oasiproject che gestirà il maglificio, ha illustrato le potenzialità della struttura ed è intervenuto anch’egli riguardo l’atto intimidatorio affermando a gran voce che da quel momento, tutti coloro che lavorano al progetto hanno avvertito una forza ancora più grande per andare avanti e proseguire in questo impegno. Il maglificio realizzerà maglieria tecnica per le forze dell’ordine e maglieria civile attraverso l’utilizzo di materiali equi e giusti, sia per chi li produce sia per chi li indossa.
A concludere la serata gli interventi molto forti dell’onorevole Rosy Bindi che ha lodato il lavoro, il coraggio e la forza delle persone che hanno contribuito alla realizzazione del maglificio e di Don Luigi Ciotti, il quale ha ricordato che “ogni bene confiscato ha subito almeno una volta un atto criminoso ma noi non abbiamo mai fatto un passo indietro. Abbiamo sempre guardato in avanti e anche se la strada è in salita si deve continuare a lavorare con le istituzioni. Senza lavoro si arriva alla morte civile e dare lavoro alla gente del territorio è il più grande schiaffo che si possa dare a un mafioso [..]. La lotta alla mafia vuol dire scuola e lavoro”. Il presidente di Libera ha concluso il suo intervento citando alcune parole di don Tonino Bello e del Cardinale Martini e con un augurio: “un giorno, che tutti i parlamentari vestissero le maglie di questo maglificio perché questa, scusate il termine, è cosa nostra. Questo maglificio è un sogno che diventa realtà”.

CHIARA SINISCALCHI

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