Trasporti, bufera sul presidente EAV: il sindaco di Avella Biancardi contro la “visione miope” della mobilità regionale

Trasporti, bufera sul presidente EAV: il sindaco di Avella Biancardi contro la “visione miope” della mobilità regionale

Non si placano le polemiche dopo le dichiarazioni del presidente dell’EAV (Ente Autonomo Volturno srl), Umberto De Gregorio, che nei giorni scorsi aveva giustificato lo spostamento dei treni verso la tratta Napoli–Sorrento affermando che i territori interni, come il Mandamento Baianese, sarebbero “serviti dall’autostrada”.

Un’affermazione che ha scatenato un’ondata di indignazione tra gli amministratori locali. Tra le voci più ferme quella del sindaco di Avella, Vincenzo Biancardi, che ha definito le parole di De Gregorio “offensive” e “irricevibili”.

“In questo territorio — spiega Biancardi — da anni i cittadini devono fare i conti con un servizio di trasporto pubblico locale approssimativo, discontinuo e penalizzante. Studenti, lavoratori e pendolari già vivono disagi enormi. Dire che la presenza dell’autostrada possa compensare una carenza di treni è semplicemente una mistificazione della realtà”.

Il primo cittadino ha sottolineato come la linea Baiano–Nola–Volla–Napoli sia una infrastruttura strategica per migliaia di persone: “Non può essere trattata come marginale. Non possiamo certo pretendere che i cittadini si accontentino di un’autostrada a pagamento in alternativa al trasporto ferroviario”.

Biancardi ha espresso piena condivisione per la proposta di un confronto istituzionale urgente, già avanzata dal consigliere regionale Enzo Alaia e da diversi sindaci del territorio, tra cui Enrico Montanaro e Adolfo Alaia.

“Condivido anche — aggiunge — l’idea del sindaco di Sperone di portare la questione all’attenzione dell’Unione dei Comuni “Baianese–Alto Clanis”, per valutare eventuali azioni legali e istituzionali in difesa del diritto a un servizio di trasporto pubblico di pari qualità e dignità rispetto ad altre tratte regionali”.

Il sindaco di Avella non esclude nemmeno la possibilità di azioni di protesta: “Potremo cominciare a ragionare su iniziative eclatanti a fianco dei cittadini per dare visibilità ai disagi subiti e sollecitare con forza una risposta concreta dalle istituzioni”.

Biancardi ha infine ribadito che il tema della mobilità non può essere ridotto a una questione meramente tecnica o logistica: “Parliamo di giustizia territoriale, di dignità sociale e della credibilità delle istituzioni. È doveroso essere vicini ai cittadini, ai comitati e alle realtà locali che da tempo si battono per una mobilità equa e sostenibile”.

Il caso è destinato a far discutere ancora a lungo. Intanto, le comunità del Mandamento attendono risposte chiare e un cambio di rotta nelle politiche regionali sul trasporto pubblico.