
Saviano (NA) – Il Consiglio comunale di Saviano, riunitosi in data 18 luglio 2025, ha approvato con voto favorevole della maggioranza e della minoranza la delibera n. 43/2025, con cui si chiede ufficialmente al Governo italiano il riconoscimento dello Stato di Palestina. Un atto simbolico e politico, che si inserisce nel quadro delle numerose iniziative analoghe intraprese da enti locali italiani in sostegno del popolo palestinese.
Tuttavia, durante la seduta, una voce si è distinta per dissenso: la consigliera comunale Nunziata Napolitano, che ha scelto di astenersi, motivando la sua decisione con una posizione critica rispetto al contenuto della delibera approvata.
“Un testo incompleto, che omette verità fondamentali”
In una comunicazione formale indirizzata al Sindaco, alla Giunta, al Presidente del Consiglio Comunale e al Segretario Generale, la consigliera Napolitano ha espresso forte dissenso, pur riconoscendo la volontà espressa dal consiglio di mostrare solidarietà alla popolazione palestinese.
Nel suo documento, la consigliera evidenzia che il testo approvato non riconosce formalmente il genocidio in corso a Gaza, come definito nel rapporto ONU redatto da Francesca Albanese, relatrice speciale per i territori palestinesi, datato 30 giugno 2025. Inoltre, secondo Napolitano, la delibera evita di menzionare responsabilità dirette dello Stato di Israele e non condanna espressamente le violazioni del diritto internazionale.
Le richieste formali della consigliera
Nel suo intervento, Napolitano chiede che la delibera venga ritirata in autotutela, oppure modificata e integrata con i seguenti elementi:
Il riconoscimento del genocidio in corso a Gaza, secondo la definizione ONU.
La condanna esplicita dello Stato di Israele per crimini di guerra, apartheid e occupazione illegale.
L’impegno del Comune a evitare rapporti con aziende e istituzioni coinvolte, secondo l’ONU, nell’economia dell’occupazione, come Google, Amazon, Leonardo, Caterpillar.
Il sostegno alla relatrice Francesca Albanese, oggetto di campagne diffamatorie per il suo lavoro.
L’adesione ai principi del diritto internazionale, incluse richieste di sanzioni, embargo e boicottaggio verso soggetti economici complici.
Secondo la consigliera, l’attuale formulazione della delibera “evita di disturbare chi detiene potere o interessi economici” e rappresenta quindi un atto di moderazione politica più che di coraggio civile.
“Non basta un atto di facciata”
“Voglio che il nostro Comune sia dalla parte giusta della storia”, ha dichiarato Napolitano nel documento protocollato. “Non c’è pace senza giustizia, e non c’è giustizia senza verità”.
L’intervento della consigliera ha acceso il dibattito in aula e tra i cittadini, portando al centro dell’attenzione la complessità del conflitto israelo-palestinese e il ruolo che anche le istituzioni locali possono avere nel prendere posizione su temi internazionali.
Resta da vedere se l’amministrazione comunale valuterà una revisione o un’integrazione della delibera, come richiesto. Intanto, Saviano si unisce simbolicamente alle numerose realtà italiane che hanno scelto di sostenere la causa palestinese, seppur con sensibilità e accenti differenti.